APPENDICE DI DOCUMENTI 657 di muraglia che quella da mare, come si può vedere nel mio disegno : nel quale, anchorchè io habbia disegnate due canoniere in quel fianco che guarda verso i Conseglieri, non di meno dico che si potrà fare anche con una. Et acciò le canoniere da quella parte da terra non possino essere salaorate, v’ag-giongo un orecchione di proportionata grandezza. Ma perche il spatio che e dal fianco di S. Liberale a quello del detto baloardo, che viene ad essere di passa 310 et tanto più quanta è la fronte del baloardo, mi par troppo longho, vorrei che nel luoco ove è la casamatta si facesse una piattaforma.di circuito passa 64, sporta in fuori passa 12, con due canoniere per banda, una per fianco et una per reculata, coperte similmente dall’orecchioni : la qual piattaforma, agiuntando i tiri di uno et dell’altro baloardo, servirla per fianco et per cavalliero, defen-1 dendo gagliardamente luna et l’altra parte ; la quale, oltre di ciò, è anche guardata dal proprio sito della citta, perchè quella parte che è da S. Liberale fino alla piattaforma difende ogni cosa sino al baloardo che si dilibera di far alla Sabbionera, et quella che è da esso baloardo fino al luogho ove faccio la piattaforma, difende per fianco tutta l’altra parte con la fronte et la fossa di S. Liberale. Dal sopradetto baloardo fino alla porta dei Conseglieri resta un spatio di 130 passa, ne quale biso-gnerìa finire la cortina secondo l’ordine principiato. Nel capo di detta cortina, ove è la porta, nasce un fianco con le sue canoniere, circa il quale non mi estenderò molto, perochè egli si rende et quasi da sè stesso forte et ancho guardato dal fianco del predetto baloardo. Quanto spetta a tutti i baloardi in generale et alle piazze grandi, non descrivo la forma loro appartatamente, perche si posson vedere et misurare nel disegno. Quanto poi alle piazze basse di essi baloardi, che vano mezze coperte et mezze discoperte, non mi pare di dovermi estendere nel raggio-nare, perchè vi sarebbe forzza usar molte parole. Le canoniere tutte venghono sicure, perchè a quelle del fianco del Jesù che patiscono quel poco contrario ho dimostrato il rimedio. La prima et piu importante cosa che per opinion mia si habbi a finire in queste fabriche è il baloardo cominciato di S. Liberale, per esser posto in un angolo che difende tutte le parti verso il torrione della Sabbionera alla marina et il baloardo del Jesù, il quale senza questo restarebbe imperfetto et indifeso da questa parte. Non mi diffonderò altramente in replicar quanto gagliardamente vengha difeso detto baloardo di S. Liberale insieme con la sua fossa dalla parte del Jesù et da quella di S. Francesco, nè manco in dimostrare come la sua piazza vien coperta et le canoniere non puono essere imboccate nè dalla bassa che serve per fossa, perchè di sopra ne ho detto quanto mi parea necessario in questa materia. Fornito questo, et ridutto in baloardo che si determinerà della Sabbionera alla altezza del cordone, et riformato quello del Martinengo, s’anderano facendo i parapeti di mano in mano a tutti i baloardi, perche non e alcuno che habbi, cominciando sempre da quei che saranno di magiore importanza. Fatti i baloardi, si fabricarano i cavallieri nelli luoghi dissignati dentro dalle cortine, i quali tirano di sopra da esse diffendendo le fronti de’ baloardi : et si possino far di terra, vestendoli poi di muro. Et allargandosi la fossa, si porterà dentro il terreno per ingrossar i terrapieni quanto fia bisogno. Questo e quanto ho potuto discorere sopra le cose di Candia. Delle quali ho raggionato quanto più ristrettamente et sinceramente mi è stato possibile. Delle cose di Cipro non mando niente per hora alle vostre clarissime magnificentie, reservandomi mandar il tutto da Corfu, perche la potrà racconciar i desegni che da Cipro in qua mi si sono bagnati et guasti. Questo solamente le dico, che s attende a continuar il lavoro delle cose già principiate et ad allargar la fossa secondo 1 ordine che si richiede, acciò i fianchi si possino veder l’uno l’altro. In fine dirò questo, che con tutto il core mi doglio di non potermi ritrovar con i disegni alla pre-sentia di vostre clarissime signorie per renderle raggion particolare a bocca sì delle cose di Cipro come etiam di queste di Candia, perchè molte volte nascono alcune dispute, le quali non possino esser risso-lute nè dai dessegni nè dalle scritture, come meglio di me sano le vostre magnificentie. Alla buona gratia delle quali humilmente me raccomando. Di Candia, il 29 di dicembre t548. Di vostre clarissime magnificentie servitore humilissimo Giovan Gerolamo San Michele.