324 I MONUMENTI VENETI DELL’ISOLA DI CRETA Il 29 dicembre infatti il reggimento scriveva che “ cercha a queste fabbriche bassi principiato, secondo il disegno mandato da Vostra sublimità, a cavar la fossa del fondamento del beloardo della Sabbionera ; et non si mancha di continuare, per quanto si extendeno le forze nostre „(1). Mentre, contrariato che delle sue osservazioni non si fosse tenuto il debito conto, il governatore Gerolamo Mar -tinengo, punto nel suo amor proprio, chiedeva — dopo 5 anni di servizio in Creta —* di rimpatriare, dacché “essendo deciso il disegno, ogniuno sarà bastante fi. A sostituirlo fu destinato il 26 agosto 1550 un altro personaggio della famiglia Martinengo, quell’ Ercole >:V> del quale c una dettagliata informazione al Senato sui nuovi lavori di Candia, in data del novembre 1551. Il baluardo della Sabbionara — che in onore di Gerolamo fu altresì chiamato Martinengo —, sviluppato per ben 137 passi, ma privo ancora delle casematte, raggiungeva in media coi suoi muri 20 piedi di altezza : onde ne mancavano altri 15 (o meglio 17) prima di arrivare al cordone. Essendo staccato però dal rimanente delle fortificazioni, bisognava costruire da un lato 22 passi di cortina per congiungerlo con quella dei Consiglieri, e 55 dall’altro per unirlo a quella sotto S. Francesco. Il baluardo Vitturi era alto 17 piedi: ma gli mancavano 7 passi verso la Sabbionara ed uno verso il Gesù ; senza dire che internamente i suoi speroni, fabbricati con creta anziché con calcina, si sgretolavano tutti. lettere sue, mandatene dal magnifico capitano delle galee de Alexandria per sue redrezate al rellor della Canea per un navillio venuto de Ili, asserendo esser stale consígnate ad uno suo servidor, il quale non li fece moto fino gionli in Alexandria. Et a me capilanio furono dalie alli 28 in Rethimo existente alla volta, insieme con il disegno fatto da mastro Michicl da Sammichiel, mandalo da Vostra Sublimità fino dal 1537 con ordine dovesse veder questo loco et dar quell'ordine de forlificalion che a lui pareva, et che sopra quel disegno era stalo fabrícalo. — Questo disento non già per replicar a Vostra Serenità, ma per excusación di questo illustre governator et nostra. Che se questo disegno fusse stato trovalo in una di queste cancellarle nostre con scrittura di esso mastro Michiel del modo del fabricar cusí ordinalo da l'excellenle Senato, forsi che non havesamo fatto parola a Vostra Serenità. Ma havendo trovalo questo disegno in casa d’un zenlelhomo privato et non havendo trovato al-chuna scritura nè parte presa in questa cancelleria, et visto anche esser stato fabrícalo in parte altramente de quello si conlien in questo disegno, quantunque al contrario sia ascritto, ne liavea parso representar le oppinioni a Vostra Serenità et dimandarli ordine. El qual venuto, benché mollo tardo, sì per la deliberation impedita, sì eliam per esser andato il disegno et deliberation in Alexandria, et audio per non esser sta fatta provision del danaro (che da questa camera impossibile è trazer le obligatione, nonché danari da fabricar...), non dì meno immediate si havemo redatto con questo illustre governator obedientissimo el soli-diissimo alle cose di Vostra Sublimità, el havemo deliberato, per serarsi, da comenzar secondo il desegno et deliberation al canton della Sabionera, per guardar do ladi : ancorché sia la più deficit parte sì delle fate come de quelle che si ha a far, per esser in sabion el apreso il mar, che bisognerà andar un pezo a basso per trovar lo terrai, et l'acqua ne impedirà : chè 'l lutto serà a redur la fabrica sopra terra ; el tanto più è dificille, quanto più bisogna andar fuora dal vecchio. El faremo ogni nostro forzo possibile ; confidandose nella suficienlia et inteligenlia dell' illustre governator ». (V. A. S. : Archivio del Duca, Missive). (') Ibidem. (2) Ibidem : 13 febbraio 1550. (3) V. A. S. : Archivio del Duca, Ducali.