229 cipe con quelle grandezze esquisite che sogliono far gli ftrÌ Pni?Cipi 6 duchij ma vive come ™ grandissimo padre di famiglia e mangia sempre unitamente con la moglie e con i figli, con una tavola moderatamente onesta, nè i figliuoli fanno tavola da sè nè altra spesa, come si usa nelle altre corti ma tutto è una spesa ed una sola corte ; e così ne andar fuori per la città o in campagna dove va il duca va la moglie, i figli e tutte le donne e tutta la casa con una guardia sempre accanto di una banda di alemanni, di una compagnia di cavalli leggieri e di cento archibusieri che non mancano mai; lui sta sempre armato di maniche, giaco, spada e pugnale con la sua numerosa corte che lo seSue......Quest0 governa lo Stato suo con grandissimo ngore e spaventi, questo vuole la pace, l’unione e la tranquillità tra’ suoi popoli e cittadini, i quali non ardiscono pure di muoversi, questo non vuole si parli nè di odii, nè d ingiurie, nè d’inimicizie, nè di vendette, nè che più si nomini nè parte guelfa nè ghibellina, nè parte Panciatica, ne Cancelliera, nè Piagnona, nè Arrabbiata, sebbene tutti ira loro son pieni di veleno e che sopportar non possono U giogo della servitù; questo tiene una giustizia incomparabile e così grande e così esecutiva e spedita e così eguale a tutti e indifferente che fa star ciascuno ai termini suoi . . . fa poi questo principe alcune prigioni le quali si chiamano segrete le quali sono di tanto spavento che si dice volgarmente Dio mi guardi dalle segrete del duca di Firenze ( alle quali non esce mai nè nuova nè ambasciata di quelli C 6 vi entrano, e molte volte ricorre che son ritenuti gli uomini senza sapersi il perchè; questo è perchè ogni menoma paiola detta o udita in pregiudizio del principe, che dia indizio d’ ogni minima sospizione, fa fare simili esecuzioni ; chè per sapere e intendere minutamente tutti gli umori della sua città e del suo Stato ha costituito un numero