leggenda e preistoria 9 Ma le credenze spesso variano. Ed è così che un’altra tradizione vuole che Iapige fosse figlio del pelasgo hicaone e che scendesse fra gli Ausoni d’Italia unitamente ad altri Miri e Messapi, comandati da Peucezio e da Daunio fondatore della Daunia. Circa gli Iapigi ed i Messapi, una tradizione raccolta da Erodoto li fa discendere da quei Cretesi, i quali, dopo avere accompagnato Minosse in Sicania, vennero al ritorno in patria sbattuti da una procella sulla costa della Sallen-tina, dove poi fondarono Hyria. Tra quella penisola e la Daunia sarebbe, secondo altri, approdato quel Peucezio, capostipite dei Peucezi o, come i Romani li appellavano, Pediculi. Pure da una mano di Cretesi, guidati dal grande Teseo, si disse un tempo occupata la città di Brindisi. Ed altri narravano che Idomeneo, scacciato da Creta, capitasse nella Sallentina; ivi avrebbe fondato varie colonie ed inalzato un sontuoso tempio a Minerva, ch’era assai onorata fra i popoli di quella provincia dove, più lungamente che in altre parti d’Italia, aleggiarono i miti e le leggende dell’ Eliade. E tralascio altri eroi, quali Nestore, Epeo, Filottete ed altri ancora, ai quali la tradizione attribuisce la fondazione di località nella Magna Grecia ed in Sicilia, non essendo accertata la loro presenza nell’Adriatico. In quanto ad Enea, la tradizione vuole ch’egli visitasse le località situate sul canale d’Otranto, quali Portus Veneris e Castrum Minervae. Anche