171 re loro lumi e direttione, che non devono attendere nè ricevere, che dalla prudenza e dall’ auttorità del Senato ; dal che ne deriva che alle volte gli Ambasciadori e Rappresentanti stessi pendano dalli consegli et instruttioni private con la confidenza di essere poi sostenuti in qualunque sia per esser 1’ esito de’ loro maneggi da quelli che tengono seco loro il filo di tali pratiche affatto contrarie agl ottimi istituti della patria, al nostro essentiale servitio et al prescritto dalle leggi fondamentali della Repubblica. Dovendo dunque troncarsi in vissoluta maniera il filo di così pernicioso inconveniente, che col progresso potrebbe produrre pessimi lacrimevoli effetti, però L’ anderà par-te, che non derogando, anzi inherendo alli decreti precedenti, in questa materia disponenti, sia aggionto e dichiarito, che non solo a quelli che hanno ingresso nel Senato, sotto le pene statuite contro li Propalatori del secreto, resti prohi-bito il parlare fuori delle porte del medesimo Senato, e lo scrivere agli Ambasciatori, Rettori, Rappresentanti e ministri nostri alle corti et in paesi esteri, e cosi alli Proveditori Generali di Terra e da Mar, et alli Proveditori estraordinarii in Terraferma alcuna cosa di quelle che si trattassero o parlassero in esso Cons.o appartenenti allo Stato nostro; ma sotto le stesse pene resti prohibito parimenti a questi anco lo scriver e a chi si sii delle cose appartenenti alla materia di Stato, dovendo portare simili notitie et avisi al solo Governo nella loro semplice purità, et attendere dal Governo medesimo le risolutioni, le istruttioni e gl’ incarichi per bene e sicuramente dirigersi nell’ occorrenze del pubblico vantaggio e servitio. La presente per la sua pontual, continuata, inalterabile osservanza sia letta al Senato nella sua prossima reduttione, et poi ogni anno nella prima riduttione, clie si farà del medesimo mese di dicembre. Sia inviata agli Ambasciatori, Rettori, Rappresentanti e Ministri nostri alle Corti, et in paesi esteri, e così alli Provveditori Generali da Terra e da Mar, et alli Provveditori estraordinarii in Terraferma, che attualmente servono, e sia aggionta nelle Commissioni de’ loro successori, perchè mai possa addursene escusatione o ignoranza. — E sia commessa agli Inquisitori di Stato, perchè ben comprendendo la risoluta pubblica volontà habbiano ad invigilare, che conseguisca intiera, continuata et inalterabile osservanza.