vi anno ogni sei mesi far bollare gli scrigni, pel debito riscontro di cassa (1). L’ ultima aggiunta finalmente tratta delle lettere se-crete degli ambasciatori, o rappresentanti della Repubblica da terra e da mare, dei correttori delle leggi, che doveano quind innanzi ricercare le loro istruzioni dagl’inquisitori, dei prelati veneziani che doveano sospendere ogni relazione col nunzio apostolico, delle relazioni degli ambasciatori e dei rettori tornanti dalla loro carica, che doveano prima della lettura essere esaminate dagl’inquisitori e poi depositate : ad ogni ambasciatore che avesse scoperto in qualche ministro del principe, presso cui era accreditato, mal animo contro la Repubblica, raccomandavasi che nella sua relazione destramente introducesse d’avergli fatto con doni mutar pensiero, onde la cosa giungendo all’orecchio di quel principe, fosse il ministro destituito o non fosse più creduto in quanto consigliasse relativamente a Venezia, Tale è in breve il contenuto degli Statuti pubblicati al Darà, alla cui autenticità fino dal primo sguardo la sana critica trova da opporre lo stile e la lingua non corrispondenti ai tempi in cui si vorrebbero scritti; gli anacronismi che non seppero evitare riferendo per esempio all’ ar- ‘71.0, “ Una PTfe del 1507 “«"tre essi porta™ la data aot 1454, i titoli falsamente attribuiti ad alcuni magistrati, lo che dimostra una ignoranza della storia veneziana, e il ricordarvi« i che non furono assegnati agli inquisitori per uso di carcere se non nel 1591. L’animo stesso si rivolta contro ordini e leggi, che fanno fremere (1) Lungi dall’ aver cassa del proprio si vftdnnn noi *on poteano anzi esser Camerlenghi . e iacevano specie domanda.