GRECI E ROMANI 115 trarono rispettivamente fino al Mare Germanico ed al Ponto Eusino. Tali conquiste non impedirono però che al di là delle Alpi Giulie scoppiassero delle sollevazioni fomentate dagli abitatori della Pan-nonia; ed esse non tacquero finché questo paese non fu ridotto al silenzio. Ciò nonostante le tre provincie adriatiche orientali (la Macedonia, l’illirico ed Epiro, l’Acaia) non furono considerate tali da costituire un vero pericolo per la sicurezza dello stato e perciò furono poste nel novero di quelle senatorie. Non così la Dalmazia che fu messa sotto il diretto dominio imperiale e a cui s’aggiunse più tardi l’illirico (11 a. C.) : il che però non impedì che, dietro incitamenti che partirono dalla Pannonia, tutta la sponda orientale dell’Adriatico insorgesse; ma i ribelli furono, non senza sforzo, domati. Durante il periodo imperiale l’Adriatico è da considerarsi sotto i seguenti aspetti: i° come mezzo di comunicazione e di transito fra l’Italia e l’Oriente; 2° come linea di demarcazione, prima con la Tetrarchia, indi con la divisione dellTm-pero in Occidentale ed Orientale; 30 come teatro o zona prossima al teatro di nuove guerre civili; 40 come bacino infestato dai pirati e conteso dai Barbari; 50 come mezzo di comunicazione e di transito, per le regioni dell’alto Reno e dell’alto e medio Danubio, col Mediterraneo (’). (*) Aggiungo, a titolo di curiosità, che una delle sue isole,