82 fu fatto rigoroso divieto di scriver nuove all’estero (1), ed altri provvedimenti si fecero che vennero affidati alla vigilanza degl’ Inquisitori. Ebbero allora questi anche la facoltà di prometter premii a chi manifestasse qualche rivelatore di secreti, i quali premii però dovevano essere approvati dal Consiglio coi tre quarti dei suffragi (2), poi di promettere altresì l’impunità, e di valersi della tortura (3). Nè codesti poteri vennero loro concessi una volta per sempre, publici Rapresentanti intorno le scritture concernenti materie di stato ohe da loro devono essere al ritorno restituite, et, lasciandone alli successori, portar con l’inventario di esse fede sottoscritta da loro con giuramento et giurar anco essi medesimi al Tribunale degli Eccellentissimi Signori Capi di non haverne tenuto nè dato copia ad alcuno. Vi sono altre tre precedenti deliberationi nella sostanza di quella de’ 27 gennaro 1518 copia della quale sarà nelle persenti che dano obligo di presentare al ritorno dalle ambascierie et altri carichi le relationi, lettere, registri et scritture concernenti materia di stato et perchè in quello che nel medesimo proposito incombe al nostro magistrato, non dovemo pretermetter la debita es-secutione, ci è parso bene raccordare a V. S. Illma l’osservanza delle dette deliberationi, siccome le raccordiamo agli altri Sig. Ambasciatori et pubblici Rappresentanti, promettendoci et desiderando per 1’ importanza della cosa pronto e pieno adempimento della pu-blica intentione. Et augurando a V. S. Illma ogni felicità, attenderemo da sue lettere con prima opportunità la ricevuta della p:esente con sopra coperta driceiata agli Ecc. sig. Capi, dell’ Ecc. Consiglio di X. Di Yenetia li 18 ottobre 1614. Marc’ Antonio Loredano ì Hier. Giustiniano > Inquisitori di stato. Filippo Bembo ) A tergo. All’ 111. sig. come fratello honor. il sig. Pietro Contarmi « Amb. Veneto pressso S. M. Christ.ma. Parigi. (1) 8 Febbraio 1571. (2) 24 Ottobre 1588. In fatti il male era sì grave che l’amb. veneziano in Ispagna scriveva agl’ Inquisitori 30 mag. 1586 «... questo scrivo perchè intendano VY. SS. illme quanto io scrivo all’Eccmo Senato tutto è comunicato al secretano Salazar come Elle potranno veder chiaramente dalle incluse scritture, le quali invio perchè Elle, conosciuta la verità, provedano al servitio pubblico non essendo possibile governare stato dove manca la sectetezza. Cod. MCVIII, p. 303 cl. VIL it. alla Marciana. (3) 7 marzo 1584.