106 con licentia data per una volta dal Consiglio dei Dieci con 2¡3 delle ballotte. Si provvide alle spese et pompe dei procuratori eletti di s. Marco. Si condannò a Cherso ed Ossero anni 3, Domenico Moro q. Antonio per aver admesso in casa sua et praticato con persona della casa dell’ ambasciatore de Spagna et esser stato in essa ; persona pazza et inconsiderata. Ricapitava 1’ ambasciatore de Spagna banditi dalla città et stato in buon numero, gente sicaria et scelerata in qualche numero ; permetteva il banco delle scommesse sopra nobili che vanno nella eletione del Maggior Conseglio. Si deliberò di proclamar li detti banditi a nome, non comparendo se li diede taglia di ducati 2000 a chi li ammazzava in ogni luogo et liberation de se stessi et libertà di ammazzarli con ogni sorta de arme. Fu intanto retento uno di essi banditi, et fu pagata la taglia. Questi per salvareja vita denonciò questo recapito de banditi in casa d’ esso Ambasciatore, e banco pubblico di scomessa. Assicura che si trattava in deta casa di mandar con polvere il Gran Conseglio in aria in tempo de la sua reducione, che erano venuti a quest’ effetto di Spagna barili di polvere et materiali artificiali, eh’ erano stati riposti nelle camere secrete dell’ ambasciatore sotto nome di barili de fighi. Che questi banditi havevano tenuto traccia per ammazzare ser Ludovico Mocenigo et Nicolò Contarini l’uno stato, l’altro che era Inquisitore di Stato. Che la polvere era stata levata dalla nave e condotta a casa dall’ ambasciatore da un‘ Giorgio Cardosa portoghese, habitante e maritato in questa città con figlioli, ma in donna portoghese. Di questo parve al Consiglio de’ Dieci dar la reten-zione : nel suo esame non negò d’esser mandato a levar detti barili dalla nave, ma disse che erano fichi e olive. Si richia-