230 infinito d’ un certa sorte d’ uomini che sono da tutti fuggiti come la peste perchè sono già scoperti, e si chiamano spie del duca ... ». Coll’ elezione di papa Paolo IV, di casa Caraffa (23 maggio 1555) succeduto al breve papato di Marcello II, nuove agitazioni pi’eparavansi all’Italia, essendosi egli tosto spiegato avverso all’ Imperatore, e aderente a Francia. Se non che sopraggiunse intanto tale avvenimento che stupir fece 1’ Europa e tenne gli animi qualche tempo sospesi sul nuovo indirizzo che avrebbero preso le cose. Carlo avea veduto fallire i suoi più cari disegni, non avea potuto ricuperare nè Metz, nè il Piemonte, nè trascinare l’Inghilterra in una nuova lega contro la Francia ; non vivea più di buon accordo col fratello Ferdinando eletto re de’ Romani ; il trattato di Augusta 25 settembre 1555 confermava la scissione della chiesa germanica promettendosi le due chiese pace e tolleranza, cose tutte che amareggiavano profondamente la sua anima. Dopo quarant’ anni di un regno agitatissimo, ei soccombeva alle fatiche di una lotta senza fine, compreso di scoraggiamento per l’infelice successo, di noia e disgusto per tutte le cose di questo mondo, tormentato da dolori fìsici e morali, già vecchio e caduco all’ età ancor fresca di cinquantacinque anni. In questa condizione d’ animo e di corpo egli prese una risoluzione che dovea far restare attonito il mondo. Avea ceduto non molto prima al figlio Filippo il regno delle due Sicilie, Siena e il governo di Milano; ora richiamandolo dall’Inghilterra ove avea sposato Maria Tudor succeduta nel 1553 al breve regno di Eduardo VI (quella Mai'ia Tudor che s’era acquistato il titolo di sanguinaria pel sangue e pei roghi con cui avea ristabilito il cattolicismo nel suo regno), convocava solennemente gli Stati dei Paesi Bassi il 25 ottobre del 1555 nella grande sala del palazzo di Brusselles. Colà circondato