145 1628, 23 Luglio, hi Cons. X. Ricerca la dignità di questo Cons. o l’importante servitio delle ai t.o cose nostre che si proveda alla licenza di quelli che nello piazze e nelli privati congressi parlano ceu poco rispetto del Governo, delli Cons.ì e di quelli che vi assistono, facendosi lecito di ragionare quel solo che è conforme allo proprie passioni, con sprezzo dello leggi, dalle quali sono sommamente abborrite simili detestando operationi, tendenti tutte a pregiudizio del retto governo della repubblica, di-struttione delle leggi maturamente e santamente instituite, e con poco decoro pubblico presso a’ sudditi e presso ad esteri ancora, però L’ anderà parte che per ovviare a sì grave disordine, sia commesso agl’inquisitori di Stato di usar ogni possibile maggiore e più squisita diligenza per venir in notitia di quelli che con tanta temerità ardiscono proferire concetti della natura dei sopra descritti, et di formar sopra ciò esatto processo, potendo prometter impunità o beneficij di voci e taglie a chi accusasse alcuno di questi tali, convinti però e castigati che siano li rei ; et per maggior eccitamento a farlo et a publica sodisfatione, siano li detti Inquisitori tenuti ogni settimana nel l.° e 2.° giorno che si ridurrà il Cons.0, riferir ciò che haveranno operato, affinchè si possa deliberare ciò che sarà espediente al servitio della Signoria Nostra. 1629, 10 Ottobre. In Cons. X. Che non potendo il dilettissimo nobile nostro Antonio da Canal 35 t.o supplire in un tempo al carico d’Inquisìtor di stato, et a quello di Camerlengo di questo Cons.0 al quale è stato eletto, sia egli dispensato da quello di Cam.0 per la incompatibilità che tiene 1’ uno con 1’ altro, dovendo de presenti esser fatta elettione d’ altro del med.° Cons.0 con li modi soliti, come con altri è stato osservato in materia simile. Vol. VI. 19