390 a piedi alla foggia di angeli cui seguivano i fratelli della Scuola m grande numero e con bellissimo ordine. La rappresentazione della Scuola della Carità dopo quaranta doppieri dorati ed altri di purissimo argento e gran numero d’angeli a piedi, e fino a dieci palchi di sante reliquie ciascuno col suo ricco baldacchino, e con molte torcie accese, mostrava in una giovane con fanciulli accanto, l&Cantà, e poi la Decollazione di s. Giovanni Battista raffigurata da un giovane nudo disteso, col capo nascosto e il collo accorciato e insanguinato per modo che pareva proprio decapitato, mentre la testa giaceva pure insanguinata là presso ed apparteneva ad altro giovine che, nascosto tutto il resto del corpo, quella sola mostrava da un buco, nel mentre che Erodiade pareva giubilare della morte del santo. Altre carneficine mostravano i seguenti palchi : s. Erasmo cui pareva si estraessero le budella, raccolte con un naspo da due carnefici ; s. Isaia segato per mezzo il corpo ; i tre fanciulli nella caldaia sulle bragie ardenti ; santa Giustina trafitta col pugnale. Seguivano poi palchi con piramidi di argento, uno anzi portante una barca pure d argento con un rematore ecc. La Scuola di s. Giovanni dopo un palco di finissima argenteria con sopra il Tempo con motto che dicea : Consilio et opera, mostrava altri argenti portati sulle spalle dai confratelli ; e le rappresentazioni poi erano : s. Giovanni, s. Matteo, s. Marco e s. Luca, tutti in atto di scrivere il vangelo e coi simboli che li qualificano, e corrispondenti motti. Si vedea poi l’Abondanza sopra palco d’argento con due altre donne pomposamente vestite e col breve Beo et Patnae : una ruota d’ argento d’infinito prezzo che sempre gii ava, avendo ai quattro lati le quattro stagioni del-1 anno, la Primavera, con ghirlande e canestri di fiori ; la Estate coronata di spiche, con ceste di grano ed altri suoi