464 Zen, Agostino Amadi, ed altrove (1), e fino dal 1514 saliva in fama di esimia cantatrice Laura Trevisan (2), e al principio del secolo seguente una Rachele ebrea formava col suo canto la delizia delle pompose veglie patrizie (3). Così erano quelli i tempi del massimo fiore delle belle arti, delle scienze e delle lettere in Venezia ; erano i suoi tempi di Pericle, d’ Augusto, di Leone X. Sorgevano ad ornamento della Piazza per opera di Vincenzo Scamozzi le Procuratie nuove (4); si costruiva per Guglielmo Bergamasco colla soprantendenza di Bartolomeo Bono nel 1517 il terzo ordine delle Procuratie vecchie ; Jacopo Sansovino offriva uno de’ più belli e corretti edifizii nella libreria antica (1536) ed altra opera egregia nella Zecca. A lui pure fu allogata la fabbrica della Erberia a Rialto (5). Grandi lavori si compivano nel Palazzo ducale : la Scala d’oro, la facciata della corte detta dei Senatori, ecc. Edificavasi il Ponte di Rialto, risorgeva più bello dopo 1’ incendio del 1505 il fondaco dei Tedeschi con istupendi a freschi di Giorgione e di Tiziano sulla facciata ; da per tutto si alzavano palazzi, chiese, monumenti, da per tutto era lavoro per le arti edificative, da per tutto si esercitavano, fin dalla fine del secolo precedente, in opere insigni i pennelli di Gio. Bellini, di Cima da Conegliano, di Vittore Carpaccio, del Giorgione, di Jacopo Palma, di Paris Bordone, di Bonifacio, di Giannantonio Licinio il Pordenone, di Jacopo Robusti il Tintoretto, di Jacopo da Ponte il Bassano, di Paolo Caliari il Veronese e soprattutto del Tiziano ai quali tennero dietro que’ tanti loro discepoli e seguaci e venne quinti) Sansovino Venezia descritta. (2) Sanuto Diarii XIX, 88. (3) Compilazione leggi: Ebrei, all’Archivio. (4) Sansovino Venezia descritta. (5; 18 G-iug. 1555 Cons. X, Registro Comune p. 16.