520 annualmente erano obligate pagare, ma perchè ad ogni voler de Tartari convenivano o uniti con loro o separati andare a danni de Lituani, Polacchi, et d’ altre vicine nationi et i Duchi suoi che di ragione in diversi Ducati succedevano erano tenuti torre la con-firmatione di essi dalli detti re de Tartari, et se bene vi fu alcuno, al quale o tutti o la maggior parte dei Duchi di quella Provincia, rendessero obedientia, non di meno confidati nelle proprie forze ardirono di muover guerra a detti Tartari, nè perciò poterono Rus-siani liberarsi in tutto dal tributo finché Giovanni avo di questo Duca reduta tutta la Russia rossa, et parte della bianca dal giogo di tal servitù col braccio de Polacchi et Lituani in libertà, et Tartari per le guerre civili iudeboliti et consumati, et in sè stessi divisi, confidato nelle forze sue ricusò di pagare il solito tributo, et cosi messe in libertà il resto di quella provincia ; nè contento di questo agl’ istessi Tartari tolse la provincia di Viatcam, Pernna, et Giugria, et la maggior parte de’ suoi feudatarj spogliò dei stati loro. Al quale successo Basilio, che imitando le vestigie paterne privò il resto de feudatarij, astrinse il regno di Cassan ad esserli tributario, et Lituani di quel che delle Russia bianca possedevano, onde di tutto divenne padrone ; venendo a morte lasciò uno unico figliuolo herede eh’ è quello che al presente domina, sotto la tutela della madre et del zio materno, il che fu dal 1538, il quale pervenuto all’ età atta a governare lo stato per vendicare 1’ ingiurie fatte al padre dalli Cassaniti, li quali non solo si erano ribellati, ma insieme co’ i Precopensi havevano più volte da diverse parti del Duca corso et depopulato, nel 1557 in persona assalì detto Regno con grandissimo essercito, et dopo rotti i Precopensi, che in aiuto de Cassaniti venivano, per forza d’ armi tutto lo soggiogò, et seguendo la vittoria quella parte di Cumania, che ora tiene, et^ il regno di Citracan levò a Tartari, et fortificate le principali città di°detti Regni et traduttovi colonie de suoi, carico di preda et di prigioni vittorioso ritornò a Mosca, et poco dopo mandato un essercito contra Precopensi havendogli date alcune rotte fra il Tanai et Neper li fece ritirare nella sua penisola, ove aiutati da Turchi, o dalla fossa, che dal continente la divide da Moscoviti, senza lasciarli entrare si difesero ; li quali in questo tanto con molti na-vilii et barche armate alla sprovista uscite delle bocche di Thanai et Neper presero tre maone {barche) de Turchi con molti piccoli navilij nel mar maggiore et in quello di Tabauche, et dopo questo