398 armi. Dall’altro canto si andò formando una lega cattolica ^uale acquisto sempre maggior potere, faTorita dai du di Guisa, c di tacito concerto con Filippo II di Spagna. Nelle sue strettezze, Enrico III si volse alla Bepub-ica per consiglio, il quale fu che ad ogni modo si studiasse di ricomporre la pace (1), ma il male era troppo profondo e troppo radicato, le gare dei partiti erano troppo vive, gli odi! troppo esacerbati per poter sperare che le varie condurata“! t 1 traMatl f6 PÌÌ ™lte SÌ feC6r0> Potessm> avere Tm T% gl,6rra 6™ nei Bassi con- tro la Spagna per causa di religione e d’indipendenza: le one di Alba, di D. Giovanni e di Alessandro Farnese non aveano potuto domarli, e mentre alcune provincia si eiano sottomesse, le settentrionali sotto Guglielmo d’Orange persistevano nella resistenza; domandavano soccorsi ad Eli-sabetta regina d’Inghilterra, offerivano il posto di governa-ore generale al fratello di Enrico III, La d’Injou, a on .moni che molto restringevano il suo potere, ma che PUI 6g trat