262 due sue figliuole; assegnò allo stesso Girolamo che alla marinaresca peuzia univa la cultura della mente, pratichissimo della lingua greca e latina, il comando di una galera, quando raggiunto avesse 1’ anno ventesimo, e intanto il benefizio di ducati duemila. Non lasciando la Signoria per 1’ ottenuta vittoria di continuare nella solita vigilanza sui movimenti del Turco, istituiva nel 1564 un Collegio di dodici cittadini incaricati di tenere sempre cento galee equipaggiate di genti e di armi, pi’onte ad uscire in mare ad ogni minaccia ostile. L opportunità dei quali provvedimenti facevasi tanto maggiore, quanto che ardeva a quel tempo la guerra fra Solimano e gli Spagnuoli, i quali conquistata P isola delle Ger-be nell’ Africa a ponente di Tripoli e a levante di Tunisi, erano stati poi totalmente disfatti dal capudan pascià Piale in quelle stesse vicinanze, riperdendo ogni loro conquista. Vollero gli Spagnuoli ricattarsi col prender possesso di un altro forte sulla costa africana detto le Pignori de Vellez, e d’un grosso naviglio carico di merci preziose destinato all’ harem del Sultano, lo che aggiungendosi alle continue molestie recate ai navigli turchi dai Cavalieri di Malta, fece sì che Solimano si decidesse a muovere la flotta contro quest’ isola (1). Era il primo d’ aprile del 1565 quando la flotta ottomana composta di centotrenta galere, otto maone, ed altri legni, in tutto da circa dugento vele (2) sotto il comando di Piale, usciva da Costantinopoli, ed il 10 maggio presentavasi la prima sua divisione alla punta sud-ovest dell’ isola, su cui P indomani sbarcavano ventimila uomini, raggiunta pochi giorni dopo la seconda divisione di Ulu-giali, detto dagli storici italiani comunemente Occhiali, e il ^ giug110 finalmente dalla terza sotto Torghud. Cominciò (1) Aprile 1565. (2) Hammer, L. XXXIII.