AUSTRIA, FRANCIA, ITALIA 389 riserbo. L’Inghilterra invece appoggiò la politica del Mettermeli, perchè questa poneva un argine alle ambizioni moscovite. Ma poi anche da Pietro-grado si finì con l’accettare il punto di vista di Vienna. Ed allora i liberali di Napoli ebbero contro di loro tutte le cancellerie europee, irritate per la perturbazione di quella pace che ad esse permetteva, nel silenzio, di tendere le fila degli intrighi reciproci. Il Metternich tentò sùbito di sfruttare l’accordo della diplomazia, chiedendo le Romagne e le Marche al papa, il quale però tenne duro. Ma se l’Austria non vinse questa battaglia, riportò vittoria decisiva nei congressi di Troppau e di Lubiana, quando piegò, col primo, Russia, Francia e Gran Bretagna al suo programma di reazione e d’intervento, e col secondo fece lo stesso circa i rappresentanti dei governi italiani, ad eccezione del Cardinal Consalvi, il quale non poteva certo accogliere il principio d’uu intervento militare nel Mezzodì, perchè l’intervento avrebbe dovuto effettuarsi attraverso lo stato pontificio e ciò avrebbe costituito un pericoloso precedente, date le brame austriache sulle Romagne e le Marche. L’avvilimento dei liberali del Mezzodì, udite le decisioni di Lubiana e conosciuto il tradimento del re; la scarsa preparazione morale e materiale a resistere fermamente all’invasore ; la recente lotta fra Napoli e la Sicilia, la quale aveva separate le due parti del reame ed impegnate nell’isola tutte le forze navali: ecco le cause che determinarono la