256 Paesi Bassi, e il protestantismo regnava in gran parte di Germania, nell’ Inghilterra -e nella Scozia. Il 29 settembre 1568 arrivava in Boma un nuovo ambasciatore, Michiele Suriano, ed era dal papa benevolmente accolto, furono continuate le trattative, ma con poca speranza di accordo, insistendo il papa sulla pubblicazione della Bolla, la Signoria nel rifiuto. Cercava quegli di addolcirla, diceva esser disposto a fare in favor suo tutte quelle maggiori concessioni che potesse ; ed il Suriano sci’iveva il 17 luglio 1569 (1) « avergli detto Sua Santità, che quella eccellentissima Bepubblica era lo splendore e la gloria d’Italia e delle Cristianità, e che sapeva molto bene eh’essa è libera e che non ba alcun superiore nelle cose temporali; che Sua Santità aveagli quindi dichiarato non aver mai pensato di pregiudicare alla libertà nè all’ autorità nè alla dignità sua perchè non solamente non avea in animo di farle mai alcun dispiacere nè danno, ma se alcuno volesse offenderla ne avrebbe tanto dispiacere, quanto se Sua Santità medesima fusse offesa nelle cose sue più care ». E dimostrandogli l’oratore che pure quella Bolla avea dato motivo ad alcuni disordini per parte dei confessori al tempo della Pasqua, soggiungeva il papa molto dispiacergliene e scrivesse pure a Venezia che egli non la intendeva così, e stesse la Bepubblica pur tranquilla in questo proposito. Altro giorno, riferisce 1’ ambasciatore, disse il papa al cardinale Gambara : * ben sapere che, se non fosse il petto della Serenissima Bepubblica (2); Italia sarebbe già molto tempo in preda degli oltramontani, laonde Sua Santità amavala con grandissimo affetto, se ben essa mostrasse non se lo credere, che anzi egli solo 1’ amava, e in prova di ciò voleva 1 2 (1) Commemoriali XXIII, 151. (2) Mulinelli, Storia arcana ed aneddotica d’Italia, t. I, p. 82.