04t.o 170 Stato inquiriré per ogni via, e mezzo possibile et eseguire la presente deliberatione, la quale sii letta nella prima riduttione del Senato e registrata nel Capitolar del Collegio. In oltre la prima parte, che riguarda la prohibitions d’ indicizzar lettere pubbliche sotto pieghi privati, sii trasmessa in copia a tutti li Rettori e posta in avvenire nelle loro Commissioni pella sua esecutione. .. E 1’ altro capo che concerne la custodia di esse lettere sii affis-so all’ armer delle medesime, et affisso pure nella Secreta a chiara intelligenza e notitia di cadauno, e perchè riporti in ogni parte perpetua inviolabile esecutione. 1711, 17 Agosto. In Cons.» di XS' Con somma gelosia, qual ben si conviene all’ importanza et alla gravità della materia, ha sempre invigilato la prudenza de’ maggiori alla pontuale religiosa custodia del Secreto, da cui dipende la felicità de’ maneggi, e la ferma sussistenza del dominio nostro. A pieno lo comprobano li salutari et opportuni decreti che sono andati emanando dalla pubblica maturità in questo proposito, -che sotto severissime pene proibiscono a quelli che hanno ingresso nei Cons.* e Collegi secreti di parlare, o di scrivere delle cose in essi trattate, ravivati pure con 1’ ultimo decreto 23 marzo passato, che dà regola al radriccio e ricapito delli dispacci delli Rettori, Rappresentanti e Ministri, affine pervengano a dirittura pure et illibate le notitie e gli avvisi, che dalla diligenza de medesimi vengono mandati a lume del Governo, come richiede il suo esentiale e migliore sei-vitio. bcon può mai darsi aplicatione che sia per riuscire superflua all’ intiera consecutione dell’ effètto tanto necessario et importante. E però affinchè non s’ avanzi l’abuso, molto pregiudiziale al-P intento, che alcuni cioè eh’ entrano nelli Cons.1 e Collegi secreti si prendano la scandalosa licenza di communicare per via di lettere con gli ambasciadori e rappresentanti nostri intorno li pubblici affari, e di materie secretissime, col presumere di da-