536 mentre a far fare orationi per la mia salute, et a godersi parecchie susine succedane che io le mando, persuadendomi elle siano per esserle care bora che le son quasi finite per 1’ altri ; et le bacio le mani. Di Fiorenza li 27 di settembre 1586. Di V. S. Illustriss. et Reverendiss. Affettuos. cognata et serva La gran duchessa di F. Illustrissimo et Reverendiss. Mons. cog. cariss. Con la lettera di V. S. Illustrissima di 4 ho ricevute le obe-dienze per fra Filippo Barbieri e per 1’ Evoli (1), delle quali io la ringratio come di cortesia che mi è stato sopra modo gratissima. Noi siamo venuti al Poggio, nè ci sappiamo risolvere a dar piin-cipio a soliti passatempi senza 1’ amabilissima presenza di V. S. Illustriss. la quale per ciò vien tanto più desiderata et in particu-lare da me, che non veggio l’hora di servirla presentialmente. Hora dunque che le tramontane si fanno tuttavia sentire non lassi che vediamo ben presto li effetti di questa speranza che ci dà della sua venuta ; et baciandole le mani le desidero ogni prosperità. Dal Poggio li xij di settembre 1587. Di V. S. Illustriss. et Reverendiss. Affettuoss. cognata et serva La gran duchessa di F. (1) In una lettera antecedente del 28 agosto scriveva. — « 11 padre Fra Filippo Barbieri mi scrive di Costantinopoli di desiderare che alla sua obedienza s’ aggin-gnesse facoltà di poter visitare li Amb. Cesareo, Francese et il Bailo Venetiano ; et anche il padre Agostino d’ Evoli che se gli rinovasse o confermasse da V. S. Illustrissima V alligata sua patente, et io che desidero di consolarli la prego a tare a me questo due gratie che mi saranno accettissime. »