202 che già di nuovo si combatteva fra Solimano e Ferdinando pel possesso dell’ Ungheria, alla morte del re Zapolya allora avvenuta : le truppe turche penetravano nel paese, occupavano Buda e cominciavano una guerra che durar doveva ben sette anni: nello stesso tempo risorgevano i disgusti tra Francesco e Carlo il quale tornava alla sua renitenza di cedere il ducato di Milano, e gl’ imbarazzi in cui trovavasi allora Casa d’ Austria, a cagione del Turco, ridestavano nel re di Francia il pensiero di profittarne. A ciò si aggiunse che 1’ ambasciatore francese Rincón di ritorno dalla Francia ove erasi recato colla notizia de’ movimenti di Solimano, mentre pel Po navigava alla volta di Venezia per restituirsi a Costantinopoli, fu da alcuni fanti spagnuoli improvvisamente assalito, preso e messo a morte insieme con Cesare Fregoso, che d’ordine del re 1’ accompagnava. Fu creduto ciò avvenisse con saputa del governatore spa-gnuolo marchese del Vasto, e non è a dirsi quanto ne rimanesse alterato 1’ animo del re di Francia, che ne scrisse dolendosene a tutte le corti e principalmente a Solimano, al quale mandò appositamente Antonio Paulin, con incarico di passare prima per Venezia offerendole i suoi buoni offici alla corte ottomana e cercando d’indagare l’animo del Senato nella presente bisogna. Volea Carlo egualmente stringersi con Venezia in nuova alleanza ; proponeva il papa raccogliere il Concilio per le cose di religione a Vicenza, ma a tutto fermamente sottraevasi il Senato, deciso di evi-tare ogni benché lontana cagione che per nuovi trattati o per adunamenti insoliti di principi e prelati cristiani nel suo territorio (1) potesse dare sospetti al Turco. In mezzo a codeste apparenze di prossima nuova guerra colla Francia, l’imperatore seguendo un’ idea piuttosto ca- (1) Secreta 5 agosto 1541, p. 95.