250 un’ assemblea secreta a Nantes sotto ìa pi’esidenza d’un gentiluomo avventuriere di nome la Renaudie, nella quale protestando di non voler attentar nulla nè contro la persona del re, nè contro la sua famiglia o lo stato del regno, dichiaravano voler volgere ogni loro sforzo soltanto ad abbattere lo smodato potere dei Guisa e salvare la Riforma. Giurarono tutti gli assistenti al Renaudie come a luogotenente del capitano che dirigeva di nascosto tutte queste mosse e che era il principe di Condè ; fu nominato un consiglio di guerra, e stabilito che buon numero di persone non sospette e senz’ armi si riunissero a Blois ove allora trovavasi il re, per presentargli una supplica in favore del culto riformato, mentre intanto cinquecento gentiluomini a cavallo e mille soldati a piedi giungerebbero alle porte che sarebbero loro aperte da’ compagni ; il capitano muto, come chiamavano il Condè, sarebbesi allora posto alla loro testa e impadronitosi del duca di Guisa e del Cardinal di Lorena, suo fratello, avrebbero fatto giustizia, e data nuova forma al governo. Ma il disegno fallì, essendo stati i Guisa avvertiti da Filippo II di Spagna del pericolo che li minacciava e le genti del Renaudie furono assalite e disperse, molti finirono sul patibolo. Renaudie stesso fu morto d’ un’ archibugiata. Il potere dei Guisa crebbe più che mai e la loro vendetta non conobbe più limite ; però il partito protestante non ne fu domato e, come al solito, sorgeva più vigoroso dalle persecuzioni. Intanto dopo un regno di soli diciassette mesi, moriva re Francesco II senza figli e succede vagli il fratello Carlo IX (5 dicembre 1560). « Il re è giovanetto, così scriveva si allearono ad una parte della confederazione elvetica per sottrarsi al giogo del duca di Savoja.