420 ramente il diseguo poi scelto ed eseguito, fu a lungo disputato nei recenti tempi, e chi allo Scamozzi 1’ attribuiva e chi ad Antonio Da Ponte, se non che un passo notabilissimo nel discorso funebre tenuto da Enea Piccolomini, pubblico professore di umane lettere in Venezia, al doge Pasqual Cicogna (1) nella chiesa de’ Ss. Gio e Paolo, e pubblicato per le stampe quell’ anno stesso, venne testé ad aggiungere un terzo competitore nel nobile Gio. Alvise Boldù (2). Decidere a quale veramente si spetti 1’ onore della invenzione, che della esecuzione è generalmente riconosciuto convenirsi il merito al Da Ponte, non è da me, nè spetta alla presente opera ; altri e ben più esercitati o capaci ingegni vi si affaticano tuttavia intorno, ed è bene attendere il risultamento de’ loro studii e delle loro indagini (3). Erano gli elettori raccolti ancora in conclave per 1 elezione del nuovo doge, quando la notte del 25 aprile al- (1) Il giorno 2 aprile, dice il Magrini, cinque giorni dappresso la morte del doge, p. 14, ma erroneamente, poiché il Cicogna mori aP^U(2) Quae quidem omnia (dopo narrate le mirabili cose del ponte), si maximum tibi admirationem movent, sic habeto fuisse tanti pon-tis fabmm Antonium PonHum, qui diuturno, ac sinsulari pontium fabricandorum usu, egregium sibi cognomcn illud comparava. A>-chitectum autem Johannem Aloysium Bolduum Pauli fihum tanto inqenio, tanta in rebus omnib. architectonicae artis pe,ritta, tanta probitate, tantaque in patriam pietate virum, ut nihil supra. Prue-fectos vero, auctores et principes tres illos amplissimos, illustrisswnosq. D. Marci Procuratores, Aloysium Georgium, M. Antonium tìarba-rum, Jacobum Fnscarenum, quos rebus maximis, gravissimisq. ge-rendis, Iieipublicae, glorine, immortalatati et Christo uatos novimus, quorumque nomina in patentibus ipsius pontis alis, ut crani poste-vitati co mmendentur inscripta, liac nostra commemorai ione non i/K?'Oratione in funere di P. Cicogna di Enea Piccolomini accademico veneto, Venezia, 1597 alla Marciana, Mise. 194, (letta sept. ìd. ^ Il \irimo a notare il passo fu il chiar. Giovanni \ eludo Vice bibliotecario alla Marciana. Trovo menzionato il Boldù tra quelli che disputavano sulla torma da darsi al ponte il < agosto lobo, Ooa. MCCLXXIX (3) Vedi i varii scritti del chiariss. cav. Filippo Scolari, di F. Zanotto e dell’abate Magrini,