371 veneziano, rinnovando 1’ esempio della figlia del doge Pietro Orseolo H, della Tommasina Morosini, della Costanza sua sorella, della Caterina Corner chiamate al talamo di principi forestieri, si vedesse assunta al trono di Toscana ma per via affatto diversa, che quanto V innalzamento di quelle fu di lode ad esse, al casato e alla Repubblica, altrettanto la fortuna di Bianca Cappello fu di biasimo e di scandalo universale. Bianca figlia di Bartolommeo Cappello, nata nel 1548 avea perduto in tenera età la madre Pellegrina Morosini, e mancando di quella tenera e vigile custodia di cui solo l’affetto materno è capace, s’ era lasciata ire ad una corrispondenza amorosa con un giovane fiorentino di nome Pietro Bonaventun, che con uno zio teneva in Venezia le ragioni e banco Saldati pur di Firenze, abitando una casa posta inmpetto a quella dei Cappello a S. Apollinare, al ponte Storto. Brano allettamento al giovane oltre che la bellezza della ancui a, a ricca eredità che le sarebbe un dì pervenuta (1), essendo pel momento la dote giusta le leggi (2), solo d’i seimila ducati, già assegnatale dalla madre. Se non che ben prevedendo che il padre non avrebbe mai acconsentito a tal matrimonio, i due amanti concertarono una fuga che eseguirono in fatti nella notte dal 28 al 29 novembre 1563 (3). venturn^JXS^f0 leParol° del ^ndo, inculpatum (Bona-in sua notestette ‘se ' 'hahe“m.e’ et Vr°pterea reputami haec bona poi a Fhmzé'°mpU“lta d6ll° Zi° 6 Ia 00nd,)ttl dal1» ««»so Piero “di ¡afe« Si-r-d? i“ anao ai là e veduta la porta socchmsa, la serrasse, onde la fan-