50 secondo la proposta della prima opinione. Ma nella trattazione della materia, opponendosi mess. Pietro Orio alla proposizione di m. Andrea da Molin, nacquero tra loro alcune parole che diedero scandalo al senato, poiché m. Pietro disse che m. Andrea con l’esempio di certi suoi passati si faceva autore di certa sorte di gravezze odiose e m. Andrea giustificandosi e dolendosi di tale imputazione fatta ai maggiori suoi, entrò a far paragone della nobiltà della sua famiglia con quella di m. Piero e ne fu biasimato. Similmente occorse che i Savi agli ordini (1) tentarono di poter metter parte (2) anch’essi e un Vincenzo Venier, uno di quell’ ordine, contraddisse alle opinioni proposte e contraddicendo entrò a parlare dei disordini del governo in modo tale che gli Avo-gadori di Comun e poi i Capi del Consiglio de’ Dieci lo corressero e lo fecero andar a sedere e i Consiglieri si pronunziarono contro quest’atto, ma il loro avviso non prevalse. Poi prendendo due di essi a parlare, non dissero cosa di momento circa la questione delle gravezze, ma fecero due discorsi, uno relativo alla provvisione del danaro e l’altro sopra la difficoltà che s’ incontrava di avere un consiglio franco e sincero nelle deliberazioni pubbliche. La sostanza del primo fu che si era veduta in ogni grande repubblica qualche grande virtù con la quale essa erasi fatta gloriosa; in quella degli Ateniesi la perizia del combattere, in quella de’ Romani la copia de’ buoni soldati, per la quale Annibaie capitano de’ Cartaginesi solea maravigliarsi che dopo prodigata più volte tanta gente romana, subitamente gli eserciti loro ricomponessero ; che questa di Venezia era stata nominatissima per 1’ abondanza del danaro col quale aveva sempre prevalso gagliardamente contro i suoi nemi- (1) Magistratura alle cose marittime. (2) Fare una proposta.