381 figliuola della Repubblica nostra (1), parole dirette a togliere certe opposizioni mosse dal nunzio apostolico, a dissipare il mal umore della famiglia medicea e a ricordare probabilmente alla nuova principessa, com’ ella nell’ eminente suo posto, non dovesse mai porre in obblio eh’ ella era anzi tutto veneziana (2). Splendidissime furono le feste, immenso il concorso, numerosissimi gli scritti poetici a celebrare le magnanime virtù degli sposi e a bene augurare * della loro felicità (3). La Bianca, che fin da quando era 1’ amante del granduca avea donato alla sua famiglia il palazzo Trevisan in Canonica, divenuto quindi Cappello (4), non cessò di beneficarla e di procacciare al fratello Vettore la grazia del marito, della quale egli abusò invero per modo, che al gran- ii) Secreta, p. 56. (2) L’ambasciatore Sforza diceva al doge il 16 giugno 1579, che <'avea ordine anco di comunicar colla solita confidenza a Sua Sere-“ltà ? fiuestl Signori Illustrissimi che detta presente signora gianduchessa area un figliuolo che avea già tre anni che era come veneziano et e sommamente amato dall’Altezza Sua. » (d) Il papa sembra non approvasse a principio gran fatto codesto matrimonio, ma poi parlandone all’ ambasciator veneto Giovanni omer gli disse vedervi entro una disposizione divina, «onde bisogna ne, scuve 1 ambasciatore, che la ci abbi meglio considerato sopra et conoscendo, come è conosciuto et vien ponderato da molti, che da questa unione potrà seguirne molto comodo a sicurezza signanter di tutta Italia, ha avuto dar occasione a me di scrivere altramente di quello che correvano le voci atorno. > Mulinelli Storia aneddotica E quanto poi al fratello del granduca, il cardinale J?eidinando, ebbe quel matrimonio molto a sdegno, tuttavia dissimu-landò diceva all ambasciatore : «Io son huomo aperto et dirò libera-mente che quello che forse non mi piaceva, hora con aver la vostra .vepubblica dichiarata per figliuola quella signora con segni tanto amorevoli verso il granduca mio fratello, convien piegarmi, con sperarne di esso felicissima riuscita a comodo etriputatione comune, et ho scritto al granduca, che hocausadi averlene grandissimo obbligo.»Ibid.,p. 125. (4) Acquisto fattone dalla Bianca con istrumento in atti del notaio Antonio Calegarini 4 ottobre 1577. Nello stesso anno era seguito un abboccamento della Bianca col fratello Vettore a Bologna. Lettera di Ottavio al Granduca 19 febbraio 1577. Archivio di Fi renze.