81 larice senza pittura ; tutto vi era rozzo, vecchio, malinconico ; pareva che il disprezzo dell’ornamento mobiliare ben si convenisse colla severità del costume e colla gravità degli ali ari (1). La stanza avea però nel soffitto un dipinto del Tintoretto, rappresentante le quattro Virtù teologali (2) ; sopra il tribunale una Vergine reputata opera di Raffaello e sulla porta un quadro con alcuni Santi del Gambarato. Era questo un luogo che inspirasse il delitto ? Pari semplicità nel loro fante o messo. Cristoforo de’ Cristofoli che fu 1’ ultimo (e molti ancora il ricordano) portava semplice veste togata nera, aperta davanti, con larghissime maniche, sott abito nero, calzoni corti, fìbbie alle scarpe, calze nere, parrucca in testa. Il mistero che avvolgeva le azioni degl Inquisitori era la causa del terrore che intorno a sè spargevano. Il potere degl’ Inquisitori venne ad acquistare maggiore estensione col peggiorar che facevano le condizioni interne ed esterne della Repubblica ; quelle, per la corruttela dei costumi, queste per lo mire e le trame frequonti degli altri Stati a suo danno. Il tradimento dei Cavazza specialmente diede motivo a rinnovare a’ nobili più rigoroso che mai il divieto di qualunque relazione con ministri esteri (3) : si rinvigorì la legge che fin dal 1518 obbligava gli ambasciatori, i Rettori, i Capitani ecc. a depositare al loro ritorno ogni scrittura ai Capi del Consiglio dei Dieci (4), 1 * 3 * (1) Minute Rossi presso Cicogna. 1’ AssiìnnT neU' L R' Accademia nelIa sala a destra di chi guarda (3) 9 sett. 1542 — 8 apr. 1564. p;*/4)p7 ?en.naio 1558. Riferiamo qui la lettera degl’Inquisitori a Rxetro Contarmi ambasciatore m Francia, affinchè si veda come scrivevano in generale le loro lettere. Illmo sig., come fratello hon. Oltre gli ordini che per deliberation doll’Ecc mo Cons. dVDieci di 23 giugno 160o devono osservarsi da gli ambasciatori et altri Vol. VI. ^