GRECI E ROMANI 97 litico sociale e fu la guerra mitridatica in rapporto anche alla guerra sociale; l’altro dal lato eco-nomico-commerciale e fu la pirateria. In ambedue i casi la responsabile dell’ingrata situazione era la stessa Repubblica. Vi fu un istante in cui la flotta del Ponto ebbe la padronanza di quel mare ch’era teatro della gran contesa. E guai per Roma se Mitridate avesse mostrato maggiore ardimento e se non avesse respinto l’invito degli insorti italici di approdare ai lidi della Penisola ! Solo alla fortuna si deve se Siila potè tragittare l’Adriatico senza pericolo, perchè non aveva ancora solcato le onde dell’ionio la flotta mitridatica. Ma quando più tardi Lucio Fiacco giunse in Epiro, passò attraverso la crociera nemica che gli affondò qualche legno. Archelao avea già, in nome di Mitridate, preso possesso di Zante, per renderla base d’operazione del naviglio pontico. Si deve alle vittorie terrestri se fu allontanato il pericolo marittimo ; ma intanto Roma si appellò alle virtù marinaresche dei suoi sudditi ed in breve ebbe la flotta che le occorreva. I fatti avrebbero dovuto rendere attento il Senato a non lasciarsi cogliere un’altra volta alla sprovvista. Eppure non fu così. Lucullo iniziava le nuove ostilità contro Mitridate e Roma non possedea la flotta che le abbisognava per assicurarsi la supremazia dell’Egeo; ed anche questa volta i marinai d’Italia, della Grecia e dell’.O- 7. —- G. Cassi.