274 l’Asia minore dai tentativi ostili d’Europa: aggiungendo ancora l’importanza dell’isola pei pellegrini che si recavano alla Mecca, i quali costretti a prender la. via di terra, attraversando deserti, aveano a sostenere lunghi disagi e pericoli, mentre per Cipro avrebbero potuto con tutta facilità esser trasportati al mar Rosso.' Coteste ragioni tanto poterono sopra Selim, che ebbro di gioia esclamò : se avremo quell’ isola, tu ne sarai il re. Bisognava dunque trovare appicchi per romper la guerra alla Repubblica, nò invero quelli mancavano ne’ frequenti scontri de’ legni piratici, nelle correrie degli Uscoc-chi, nel ricovero che pretendevasi trovassero i cavalieri di Malta a Cipro. La Repubblica cercava dare ogni possibile schiarimento e soddisfazione. Nel 1558 il duca di Palliano preso un naviglio carico di merci che veniva da Alessandria, aveva imprigionati alcuni ebrei che vi si trovavano e confiscate le loro robe, pretendendo fossero marrani, come si denominavano quelli che dal cristianesimo tornavano al giudaismo. Il Senato allora ben prevedendo a quali complicazioni questo tallo poteva dar motivo, erasi affrettato ad incaricare il suo oratore a Roma, d’insistere e assolutamente volere che tutto fosse restituito, dichiarando che il naviglio portava bandiera veneziana e dovea essere rispettato (1); che gl’imprigionali erano ebrei e non marrani, ed anche di questi in generale era impossibile non accettarne sui navigli nei varii porti, in virtù delle capitolazioni col Turco (2); agli ebrei di Civitavecchia faceva poi dire che a nessun accomodamento venissero col duca, perchè tutto dovea essere restituito o compensato il loro danno (3). La cosa facevasi seria, il papa molto se ne alterava e voleva il) 26 Nov. 1568, Secreta. (2) 7 e 21 Gennaio 1559 e Cod. DCCCX. (3) Secreta, nov. e die. 1558.