214 tori data notizia a Venezia (1), nè la pace, o piuttosto tregua, fu concili usa se non il 19 giugno 1547 per cinque anni col pagamento di trentamila zecchini 1’ anno (2) ; a tanta umiliazione vedendosi Carlo e Ferdinando costretti per le cose di Germania che si faceano sempre più minacciose. Infatti i Protestanti continuando nella lega di Smalcalda e rifiutando di sottomettersi al concilio di Trento, che s’era finalmente aperto il 13 dicembre 1545, si preparavano alla guerra. Vi si apparecchiava non meno Carlo V, anche il papa raccoglieva genti, e affidavano il comando al nipote Ottavio Farnese domandando pure rinforzi e il passo ai Veneziani. I quali, premurosi sopra ogni altra cosa di non avvilupparsi in nuove guerre, si scusavano destramente dall’ unire le loro genti a quell’impresa, e solo concedevano il passaggio. Eguali maneggi facevano i principi protestanti a Venezia perchè la Repubblica li favorisse, od almeno quel passo alle genti del papa niegasse, al che essa rispondeva mostrando l’impossibilità di ciò fare stante la posizione delle sue terre (3), che però continuerebbe colla nazione tedesca nella solita amicizia, e sarebbero i suoi mercatanti come al solito sicuri (4). Avvenne però tal caso che mise in grande allarme il Pontefice. Certo Baldassare Archiew inglese fu incaricato di presentare alcune lettere al Senato, e di chieder licenza di dimorare come residente per la sua nazione in Venezia. Fu la cosa molti giorni e molto caldamente disputata in Senato. Diceva Michele Barozzi(5), che la religione era stata sempre il fondamento della città e Re- il) il) 17 Giugno 1545, Secreta. (2) Hammer, St. dell’ lmp. Ottoni. XXXI. (B) 7 Lug. 1546, Secreta. (3) 18 Ottobre ib. (5| Cod. DCCCVIII, cl. VII it. alla Marciana.