413 provvedere alla propria difesa. Ma anche là trovava la Repubblica ad avere a combattere i raggiri di Spagna che metteva tutto in opera per impedire quell’ alleanza (1). Era una gara a chi più potesse colle promesse e coi doni ; due delle tre così dette leghe che costituivano i Grigioni, cioè la Cade (Casa di Dio) e le dieci Diritture., sostenevano i Veneziani e riconobbero la successione di Enrico IV ; maggiori difficolta si ebbero coi Grigioni propriamente detti e fu uopo alla Repubblica dispensar danaro perfino ai predicanti riformati, perchè dai pulpiti vi persuadessero il popolo, non tanto legato di affetto alla Spagna quanto contenuto dal timore. Ceder però dovevano le arti spagnuole alle trionfanti armi di Enrico, il quale obbligata finalmente Parigi ad arrendersi per la fame, e fatta già professione della fede cattolica (25 luglio 1593) veniva riconosciuto in re di Francia il 22 marzo 1594 ; e il l.° settembre 1595 otteneva anche da papa Clemente Vili l’assoluzione e l’ammissione nel seno della Chiesa cattolica, al quale scopo non aveano cessato di adoperarsi con tutto l’impegno i Veneziani (2), cui la quiete © la potenza di Francia con un re amico sul trono, apparivano necessarie a contrabilanciare l’ambizione irrequieta di Spagna. Continuando ancor per qualche tempo la resistenza di alcuni signori e di alcune città, e la guerra contro gli Spa-gnuoli, Enrico nelle sue strettezze volgevasi a chieder danaro alla Repubblica veneta, la quale per le tante spese a lei pure cagionate da quelle incerte e minacciose condizioni di Europa, non poteva concedergliene. Del che il re fece grave 1 2 (1) Dispacci Grigioni 1589, interessanti per le varie notizie del governo e sulle condizioni de’ Grigioni. (2) Senato Deliberazioni Roma 24 marzo, 9 e 23 novembre 1590 o avanti.