460 arti liberali, e fino agli studii pili severi di profonda erudizione. Mezzi potenti alla diffusione del sapere erano l’incoraggiamento che veniva dato all’arte tipografica e libraria e i notevoli miglioramenti di quella per opera de’ famosi Aldi (1). Non si permetteva per altro che degenerasse in licenza, e fu, secondo le idee del tempo, istituita una censura preventiva. Non si lasciò sotto il dominio della censura ecclesiastica se non per le opere di soggetto religioso ; non si volle ammettere l’indice di Roma, ma si sottomisero i manoscritti all’ esame prima del Consiglio dei Dieci, poi dei Riformatori dello studio di Padova (2), lasciando a quello non per tanto la revisione delle storie veneziane, specialmente se scritte da nobili, e si conservano ancora le correzioni fatte a quelle del Bembo e del Morosini (3). Per impedire ogni ulteriore alterazione nel manoscritto licenziato fu fatto obbligo di presentare due copie manoscritte perfettamente conformi, 1’ una da licenziarsi, 1’ altra da essere depositata presso i Riformatori (4). Del resto ogni favore era dato al commercio librario (B), e i registri del Senato contengono copiosissimo numero di privilegi concessi talora all’autore, talora all’ editore per certo corso d’ anni, costituendo una specie di proprietà letteraria (6), onde quell’infinito numero (1) Cette révolution (operata dalla stampa) lancée par Gutten-berg par le massif in folio, n’eut son complément qu’à Venise vers 1500 lorsque Aide quitta le format des savants et répandit l’in 8.vo père des petits formats, des livres et des pamphles rapides, légions innombrables des esprits invisibles qui filèrent dans la nuit, créant, sous les yeux même des tyrans, la circulation de la liberté. Michelet, Renaissance, p. 149. (2) Nel 16 gennaio 1548/49 fu pubblicato un Catalogo di libri proibiti. Cons. X, Registro Comune. (3) Filze Parti segrete. (4) Consiglio X, Comune 28 giugno 1569. (5) Nel 1548 gli stampatori si costituirono in una scuola con Priore, Consiglieri e Banca. Cons. X, reg. Comune o Capitolar Rosa. (6) Privilegi al Sansovino pei suoi libri 1548 ; ad Abram Enemia