245 E poco prima ancora della sua morte, Paolo IV per elfetto della stessa impetuosa sua indole, finiva di perdere affatto alla sedia apostolica il regno d Inglnltei'ra, rispondendo alteramente all annunzio die gli dava la nuova regina Elisabetta del suo innalzamento al trono e del suo proponimento di non far violenza alle coscienze. Egli invece pretendendo in risposta esser quel regno un feudo di santa Chiesa, si dichiarò in favore di Maria Stuarda, e il Parlamento, a conservazione non solo della libertà religiosa ma più ancora della politica indipendenza, stanziò allora il famoso giuramento di supi'emazici cioè di riconoscere nel sovrano d’Inghilterra il capo temporale e della chiesa insieme, atto che pel corso di ben tre secoli formò in quel paese lo stretto legame ira la Chiesa e lo Stato, fu il più forte cemento della stretta unità inglese e non cedette se non a’ nostri giorni al progredire del principio della libertà religiosa (febbraio — aprile 1559). Altre brighe si era attirato Paolo IV anche col re dei Romani Ferdinando, e poco mancò non ne derivassero pessime conseguenze. Quando quegli mandò a Roma Martino Grusmano ad annunziare la sua elevazione all’ impero, ricusò riconoscere che quella dignità fossegli stata legittima-mente trasferita per la cessione di Carlo V, e diceva che dal papa avea a chiedersene 1’ approvazione e nulla essere ogni altra elezione senza questa; in somma tanti scompigli metteva al di fuori, tardo infuriava coll’Inquisizione al di dentro, che al popolo parve di respirare il dì della sua morte (18 agosto 1559) e si permise ludibrii contro la sua persona ed eccessi (1). Le cose finalmente tornarono a quiete e d conclave ridottosi il 5 settembre, elesse nella notte del dicembre il cardinale Gianangelo de’ Medici, milanese, uomo d’indole pacifica che prese il nome di Pio IV. (1) Vedi tra altri Muratori Annali.