LEGGENDA E PREISTORIA 29 il maggior centro di vita fu solo Adria ; e tralascio l’Apulia, la quale, pur non costituendo la parte più cospicua della Magna Grecia, subiva l’influenza del movimento civile e commerciale ellenico. Altra prova dell’attività marinaresca dei Veneti troverei nell’esistenza, sia pur favolosa, di quelle isole Elettridi che antichi scrittori, come Aristotele ed Apollonio, collocavano alle foci del Po. Esse, se non sono da ricercarsi nel Baltico, come taluno opinerebbe, avrebbero raffigurato, secondo altri, i colli Euganei, che in età remota emergevano dalle acque della circostante laguna. Eorse, io credo, chiamavansi isole Elettridi alcuni banchi di- sabbia giacenti lungo la spiaggia della Venezia o alle bocche del Po: banchi i quali dovevano contare qualche cosa, come stazione per le navi venete che transitavano lungo il litorale fra il Po ed il Quarnero, trasportando l’ambra ('). Nei tempi anteriori alla monetazione il commercio, osserva il Ghirardini, s’esercitava per mezzo di scambi; ed i popoli del settentrione mandavano in particolar modo al sud l’ambra del Baltico, usata (*) Vedi Micali, op. cit, I, capo IX. — Vedi anche Pigiasi, Memorie storiche, ecc., Ili, capo VI. Non mi dilungo a parlare degli antichi Veneti, e rimando il lettore alla predetta opera del Filiasi, particolarmente al T. I, capo III per le versioni circa l’origine e la provenienza di quel popolo; al T. II, capo XXIX per il culto di Diomede. — Su quest’ultimo argomento vedi anche: LukiìbkrT, De Diomede heròe per Italiani inferiore-m divinis honoribus culto. Bonnae, 1884.