283 dei parici colle affrancazioni e colle beneficenze facendo por esempio distribuire ad ogni donna parica una coperta per l’inverno, maritandone le figlie, provvedendo i figliuoli, disti’ibuendo viveri, poco o nulla per naturale lentezza faceva di miglioramenti radicali, e intanto sopraggiunse la guerra turchesca e l’isola andò perduta. Mentre tutto inclinava a guerra, moriva il 5 maggio 1570 il doge Pietro Loredano, e 1’ urgenza del momento suggeriva al Maggior Consiglio la deliberazione die all’elezione del nuovo doge non prendessero parte per questa volta i Savii del Collegio, i Magistrati sopra 1’ Arsenale e sopra 1’ armamento, onde non essere- distratti dalle importanti loro imcumbenze ; fu sospesa altresì l’elezione dei cinque Correttori alla Promissione Ducale e dei tre Inquisitori al doge defunto. Così il giorno 9 fu eletto Alvise o Luigi Mocenigo d’illustre famiglia, assai benemerito della Repubblica, di molto aderenze, di chiare virtù personali ed esercitato nelle faccende interne ed esterne come alla gravità del momento si richiedeva. Era già partito alla volta di Cipro Giulio Savorgnano intendentissimo della milizia e delle fortificazioni (1) per riparare con baluardi e con quant’altro l’arte guerresca a quei tempi poteva suggerire, la città e i borghi dell’isola. Vi mando il Senato artiglierie d’ogni sorta e gran copia di munizioni. Oltre a ciò validi rinforzi furono spediti nella Dalmazia, ove ebbe il titolo di Provveditore della Dalmazia ed Albania Giovanni da Lezzo ; Lorenzo Da Mula fu nominato generale provveditox-e in Candia con ordine di sollecitare la leva di ciurme e l’allestimento di venti galere ; a Sebastiano Vernerò fu data generalizia podestà in Corfù, fu vietato ai vascelli fermi ne’ veneti porti di staccarsene senza licenza, onde Alvise Mocenigo dogo LXXXV. 1570. (1) Die. 1569, Secreta Registri Mar, 78.