306 molti inabili al servigio, e quelli che ancora vi si psesfca-vano somigliavano piuttosto a spettri che ad uomini. A tutto opponevano magnanima fermezza il Bragadino e il Ba-glioni, e dall’esempio loro, gli altri s’incoraggiavano. Lo stesso nemico ammirando tanto coraggio, e considerando le proprie ragguardevolissime perdite, scriveva che Famago-sta pareva difesa non da uomini, ma da giganti (1). Era giunto intanto il 30 di luglio, quando le più gagliarde schiere ottomane, dopo aver posto in ordine tutta l’artiglieria, salirono sulla breccia e combattendo ferocissimamente riuscirono a farsi strada fra i difensori. Opposero questi in veio una ammirabile resistenza, e dopo sei ore di furioso combattimento i Turchi furono anche questa volta ributtati. Tornava Mustafa sul proporre ad equi patti la resa ; e ormai vedendo che ogni speranza di efficace difesa era del tutto svanita, gli abitanti che già il 15 luglio avevano presentata istanza al Bragadino supplicandolo volesse muoversi a pietà e trattare della capitolazione, ora rinnovavano più vivamente le rimostranze (2), e il capitano sollecitato anche dal Consiglio de’ principali, dopo lunghe e vivissime discussioni alzò il 2 agosto la bandiera bianca. Cessato l’orribile fracasso delle batterie (3) a cui erano da tanti mesi assuefatte le orecchie di ognuno, segui d’improvviso un profondo silenzio, senza che perciò ne venisse punto conforto negli animi, che anzi si mostravano sospesi, quasi di qualche oi (l).Es1t^tti di disfeci da Costantinopoli, Cod. CCCLXXVJII, lag io lofi. Il 30 luglio il Senato raccomandava al capitano ge-nerale mandasse pronti soccorsi a Famagosta. Lettere Collegio. (2) Nel Registro Esposizioni principi leggesi in data 7 die. 1571 Ja minuta descrizione dell’ assedio di Famagosta esposta al Collegio da Nestore Martinengo liberatosi dalla schiavitù, p. 34 a 43. , furono tirate in 25 giorni centocinquanta mila palle di ferro: 00S1 assicura il Martinengo che dice essere state contate. L’esercito turco era, secondo lui, di duecento mila uomini di ogni qualità, ma so i cinquanta mila pagati, irai quali quattordici mila gianizzeri. Ibid.