98 scuna riduzione del Maggior Consiglio ; che non avea erario nè milizie del proprio; che i processi talvolta si bruciavano affinchè uno de’ successori nell’ ufficio, se in addietro caduto in colpa, non potesse conoscere quali fossero stati i suoi accusatori e testimonii, come fu il caso di Francesco Morosini che rilegato a Palma era poi divenuto consigliere ducale e inquisitore; che infine i mancamenti devono attribuirsi agli uomini e non ai magistrati (1). Al qual proposito soggiungeva il Marcello : poter bensì li difetti provenir dagli uomini ma non dagli ufficii ; e doversi castigar quelli se mancano, ma non questi, poiché altrimenti sarebbe imitar quello stolto che voleva recider la vite perchè 1’ uomo s’ ubbriaca. In tutt’ i magistrati sedendo uomini e non Dei, poter intervenire ed esser talvolta intervenuto abuso di potestà, ma non per questo essersi mai levati gli officii necessarii ai governi ». Riprendeva il Foscarini : « Xè cosa certa, per testimonio concorde de tutti i legislatori e omeni de governo, che nissuna aristocrazia poi durar longamente se no l’amete in sè qualche spediente coretivo dei so naturali difetti. Sti {questi) difeti xe mancanza de pronta atività che prevegna i mali e mancanza de segretezza. In qualche angolo però de la Republica xe necessario de colocar una tal forza ativa e secreta. Se altri fondatori de stati liberi avendone tutti conosudo il bisogno, ha po falà (poi sbagliato) nella elezion dei mezi, ateso che gh’ a piasso (piaciuto) che i citadini a questo destinai avesse facoltà legislativa, disposition de uffizi, milizia, erario e altri strumenti de grandezza che mal usadi i ha valso a generar 1’ ingrandimento loro e el grave scontento dei popoli, e quindi mutation de forma in quele republiche ; le teste dei nostri antichi soli ha savudo ima- (1) Franceschi, Correzione, del 1761 e Siebenkees.