492 vano fino agli anni sedici, le donzelle si maritavano quale con maggiore, quale con minor dote, secondo 1 partiti. L’ ospedale degl’ Incurabili era solo per donne inferme, e somministrava inoltre due pani ed un fiasco di vino ad ogni prigioniero. Nella Misericordia erano ricevuti orfani adolescenti dall’ età di sei ai dodici anni fino al numero di cento, i quali venivano istruiti nelle orazioni, nelle lettele e arti diverse secondo che inclinavano piuttosto a queste_ che a quelle. L’ospedale della Mercanzia raccoglieva uomini e donne che non aveano modo di pagare il fitto di casa, ed essi poi doveano colla propria industria procacciarsi il vitto, ma in caso di malattia erano sovvenuti dall’università de’ mercanti, che faceano loro inoltre distribuzione di tre mareelli (1) a testa a Natale e Pasqua. L’ Ospedale di s. Antonio era a spese della città e dava ricetto solo un giorno ed una notte a poveri viandanti. In fine quello di s. Faustino raccoglieva alcuni poveri vecchi e vedove senz’altra sovvenzione, avendo a provvedersi da sè il vivere. Il consorzio della Misericordia a Bergamo avea ducati dieci mila di entrata per sovvenir poveri, vedove, orfani ; il Consorzio dei prigionieri dava a questi pane, vino e minestra ; VOspitai grande riceveva gl’infermi e gli esposti. Altre simili istituzioni erano in Padova, Verona, Treviso governate per lo più da’primarii cittadini, testimonianza del sentimento di carità, che anche allora per tali istituzioni si manifestava. Ma fin d’ allora sorgeva altresì il dubbio sulla loro efficacia, e quanto in ispecialità ai prigionieri, se 1’ umanità domandava anche verso di essi un buon trattamento, già il rettore Pietro Antonio Barbarigo osservava che per ^ tal buon trattamento si erano trovati di quelli che ai tempi di penuria s’ erano fatti a bello studio imprigionare per ave- (l) Moneta coniata dal doge Nicolò Marcello (1473) del valore di soldi dieci.