AUSTRIA, FRANCIA, ITALIA 451 delle mire austriache, anzi, se stiamo al Wickham Stead ('), paleserebbe delle simpatie per gli Asburgo. Non altrettanto la pensa nei riguardi della Germania, le cui aspirazioni sono notate e temute. Così il Reich (2), il quale avverte che l’impero degli Hohenzollern tende all’ Adriatico ossia a Trieste, dove però, aggiunge, troverà l’opposizione dell'Italia. Ed il Blennerhasset scriveva fin dal giugno 1902 (3) che l’impero tedesco nel 1950 abbraccerà, secondo il programma dei pangermanisti, non soltanto l’attuale territorio, ma il Belgio, la Svizzera, parte della Erancia e dell’Austria ed anche Trieste con l’Istria e la Venezia Giulia, conseguendo in tal guisa un grande sbocco nell’Adriatico. Riguardo agli Slavi ed in particolare ai Croati, lo Walsh (4) denuncia le loro aspirazioni al mare ed il conflitto che sta per impegnarsi fra i Croati stessi e l’Ungheria, cui sarebbe preclusa la via all ’Adriatico ; ma mostra di non paventare il pericolo slavo. Ben diversamente la pensano gli scrittori germanici ed austriaci, per i quali esiste e forte il pericolo slavo. I tedeschi Von Richthofen e Hiltebrand nella medesima rivista (5), l’uno nell’ottobre 1913, (') La monarchie des Habsbourg, trad. Roz, Paris, 1914. (3) «L’avvenire della Germania» (The Fortnightly Review, aprile 1904). (3) «L’idea pangermanica» (National Review). (4) « Il governo autonomo in Croazia » (The Fortnightly Review, die. 1908). (5) Deutsche Revue.