BARBARI E BIZANTINI 155 governo da Eraclea, sorgente sopra una lingua di terra fra il Divenza ed il Piave, viene, a mezzo il sec. vili, trasportata all’isola più esterna, a Ma-lamocco e di qui nell’8io, dopo l’assalto dei Franchi, alla più centrale, a Rivo Alto (Rialto). Per le ragioni suesposte, gli abitatori della Venezia marittima hanno ornai trovato il punto ove affluire e raccogliersi ; ciò per resistere alle armi dei Barbari e ad un tempo alla inesorabilità della natura. Da ogni punto della riva, infestata dalla malaria, da ogni isola malsicura si accorre a Rialto ; ed è qui che, intorno al Mille, si costituirà la nuova Aquileia, la città che non tarderà a signoreggiare il mare, il quale per lei diveniva una forza ed una fortuna. Da politica veneziana sull’Adriatico si delinea già fin dai primi tempi, voglio dire innanzi al trasferimento della sede del governo a Rialto, e quindi anteriormente alla formazione della città vera e propria. Nel corso dei secoli non subirà mutamenti, ed io trovo che Venezia, dalle origini al 1204, si propose raggiungere i seguenti fini: I. sottrarsi alla sovranità politica dell’impero bizantino ; II. purgare l’Adriatico dalle incursioni ed assoggettare la costa orientale; III. impedire alle comunità, situate sull’Adriatico, di farle la concorrenza nei traffici; IV. strappare agli stati le più ampie concessioni politiche ed economiche;