176 E perchè è risoluta volontà del medesimo Consiglio de X che questa deliberazione, qual doverà essere communicata a Savj del Collegio e letta al Senato, sia inviolabilmente in ogni circostanza esseguita, resta rimmesso «agli Inquisitori di Stato non solo il vegliare accuratamente a liquidazione di chi osasse vio-78 lari a ma di castigare senza imaginabile riserva cou mano risoluta e pesante qualunque risultasse colpevole, onde colla pronta pena nel punire li delinquenti si confermi gli altri in quel savio e misurato contegno che è la cosa più necessaria alla preservazione della Eepublica. 1758, 13 Luglio. In C. X. Contro V imoclestia di chi parla nei pub.™ Consigli. Tra le più importanti Costituzioni di Stato rispettata essendosi sempre con religiosa osservanza quella di esaminare e di trattare li negozj della Eepublica senza animosità di affetti e con savia vicendevolezza di buoni riguardi tra cittadini nel-1’ unico oggetto di ben conoscere in mezzo alla disparità de pareri ciò che tornasse in onore ed in utile di questa amatissima Patria nostra commune, eccita rammarico insieme ed indignazione il vedere come introddotto da poco tempo si sia il malnato costume che li cittadini, animati da spirito immodeia— to di contenzione, si abbandonino fino a pronunziare 1 un contro 1’ altro sensi di grave offesa indebiti ed indecenti ; la qual cosa giustamente affligge li buoni, disanima li prudenti dal produrre le proprie riputate opinioni, offende gravemente la riverenza dovuta alla maestà del Consesso e disturba il governo pacifico della República nostra. Chiamata però essendo 1* autorità e la prudenza del Consiglio di X a frenare così fatta licenza atta a partorire conseguenze funeste, nel tempo stesso che riconfermare s’ intende le antiche deliberazioni e nominatamente quella del 1028 in così serio proposito, tutta si raccomanda