211 persona co’ suoi Inglesi a Calais, s'inoltrava nella Picardia e intraprendeva l'assedio di Boulogne. Gl’Imperiali s> im.’ padromrono di Commerci, e passata la Mesa, prendevano egualmente Lignì e 1'8 luglio si trovavano davanti a S. Di-zier, ove incontrarono maggior resistenza che non s’ erano immaginati. Quella città, difesa da una valorosa guarnigione ra tenne l'imperatore per ben quaranta gLui, e quando alfine fu presa per uno stratagemma, il tempo intorno a lei impiegato, riuscì dannoso all’imperatore. Imperciocché al suo desiderio di avanzare sopra Parigi, resistevano le truppe stanche del lungo assedio, mancanti di vet-ovaglie, stentatamente pagate. Ma Carlo non si lasciava smuovere a ciò vieppiù confortato dai capitani tedeschi cupidi d. bottino, sicché fu risoluto di andare innanzi, senza eftoZT ?r°V1S,0m Pef S0U °ÌnClU6 Siorni' 0011 ™ eser-Cito debolissimo e con tanto impedimento di bagagli da impacciarne le mosse (1). Tuttavia il sacco de’ luoghi per cui passavano suppliva alla mancanza dei viveri e così giun- Z di fT" IP*’10 °hal0nS 6 “ di si trova- fi w 06 a esercito francese separato soltanto dal ime Matrona (Marna). Il ponte non era stato del tutto de-nolito, e con rapida marcia gl’imperiali lo passarono; i tavlb, ’ ^ aV0?n° °rdme di n0n arri3cfi'arsi in una bat- cwà!;°ampP e’-mdletreggiavan0’ 6 10 fv«*o diffon. a arigi, e gli abitanti si salvavano colla fuga II re benché ammalato, si mise allora alla testa de’ snob la sua 1 esenza desto un entusiasmo generale, ed in breve potè pas- tnT ,m„ya8SeSna luarantamila uomini. L’ imperatore accortosi dell impossibilità di prender Parigi avendo di fronte „„ sere ito molto superiore al suo, si ripiegò sopra Soissons. Alberii SenÌl™ Na'"*S,,ro dell’ambasciata , Carlo V, nel 15«.