127 a parlar, se li debba far risponder, clic per legge di questo Cons.0 è devedato, che alcun secretano vada a parlar ad Oratori ; et che sue Signorie puoleno mandar a dir quello che li occorre per li secretarli suoi quando che per qualche impedimento non potessero venir loro in persona : et se per caso occorresse alla Signoria Nostra et Collegio Nostro iar a saper alcuna cosa, che non si liavesse a tener secreta, debbano mandare uno delli Notari della Cancelleria Nostra che non entri in Cons.0 secreto. 1550, 11 Dicembre. In C. X. Havendo i tre Inquisitori de’ Secreti più volte richiesto, che li u sia dato un loco, ove possano ridursi insieme, per far quello si appartiene all’ officio loro, attento, che per legge non possono ridursi altrove, che in una delle Camere di questo Cons.0, non si die ponto differir di provederli, et accomodarli per cosa tanto importante al Stato nostro, però L’ anderà parte, che per li Proveditori della fabbrica del Palazzo sia fatta de presenti acconciar una delle Camerette deputata all’ officio di Capi di questo Cons.0 di tal sorte, che possine ridursi, et tener dentro le sue scritture. Oltra di ciò convenendo essi Inquisitori servirsi di un secretano che li attenda, et havendo tutti tre richiesto il fedelissimo secretano nostro Alvise Borghi, sia preso che il detto Borghi debba servir al detto magistrato in tutto quello che li occorrerà. 1558, 27 Gennaro. In Cons. X con la Zonta. Se bene per deliberatione di questo Cons.0 di 30 giugno 1518 è statuito, che tutti li Capitani generali, Oratori, Proveditori, Baili, et altri ministri nostri subito gionti in questa città, debbano presentar alli Capi di questo Cons.0 tutti i suoi registri, lettere et altre scritture pubbliche di materie secrete, nondimeno da alcuni di tali rappresentanti nostri non solamente non è osservato questo ordine, ma si dimostra et si dà anco copia delle Relationi,