206 al pagamento dei settantacinquemila ducati già promessi per la convenzione di Bologna quando fossero ad essi restituite tutte le loro terre. Era però questo un piccolo episodio alle grandi cose che si agitavano, e che aveano mosso Carlo e Ferdinando a tanta arrendevolezza circa a Marano. I Protestanti da una parte, Francia e Turco dall’altra, troppo occupavano allora le cure dell’ imperatore. Il luteranismo facea sempre maggiori progressi in Alemagna : la Lega conchiusa a Smalcalda trovavasi in aperta nemicizia coll’ imperatore, gli stessi Stati ereditarii d’Austria vacillavano, e parecchi nobili e varie citta domandavano la libertà di coscienza ; la Boemia ritornava alle massime us-sitiche, i Paesi Bassi erano invasi dalla riforma. Carlo V, che vedeva sempre più svanire quell’ idea di unita dell impero da lui tanto accarezzata, voleva ad ogni modo sciogliere quella lega, adoperando le armi, le diete, gli editti. Una dieta appunto avea raccolto a Spira nel 1543 e così di colà scriveva Bernardo ÌSTavagero oratore veneto (1). « La dieta ebbe principio alli 20 del presente febbraio 1544) ; la Messa dello Spirito Santo fu detta per il vescovo d’Augusta alla quale si trovarono li tre elettori ecclesiastici oltre molti altri principi quasi tutti cattolici. Il duca di Sassonia non volle venire e parve a molti anche cosa strana che vi si trovasse 1’ arcivescovo di Colonia, il quale però fu avvertito da molti, che sempre attese a leggere un suo libretto e nella elevazione del Corpo e del Sangue di N. S. non rivolse mai gli occhi all’altare. Finita la Messa andò S. M. nella casa del Publico ove ò la camera dell’ Imperio e nell’ entrare la porta fu prima dal Cardinal (1) Dispaccio di Bernardo Navagero cod. DCCCCXCII, cl. VII it. alla Marciana, in data di Spira 27 Febbr. 1548 (m. v.).