78 di parlare o scrivere alcuna cosa discussa nei Consigli, e ciò con minaccia di gravi pene, e fino della vita, affidando come al solito agl’inquisitori, che il Consiglio de’Dieci di mese in mese eleggeva, le relative indagini, per portare poi ogni cosa al Consiglio stesso. Succedeva la lega di Cambrai, nò è uopo qui ripetere il quadro desolantissime che allora offriva la Repubblica, assalita da tante parti e da tanti nemici. A salvarsi, oltre alle forze pecuniarie e militari, avea bisogno della massima segretezza nei rapporti dei suoi ministri e nelle deliberazioni de’ suoi Consigli, e il 23 ottobre 1510 rinnovava il Consiglio de’ Dieci le sue severe leggi in proposito, prendendone motivo da alcune lettere pervenute a quei dì dal proveditor generale Paolo Capello e Vincenzo Guidotto secretario, i quali scrivevano dal campo sotto Figarolo. Con più viva istanza che mai veniva allora raccomandata la cosa agl’ inquisitori, dando così principio a quella serie d’informazioni e di ordini che formano le filze distinte col nome di Comunicate. In fine il bisogno dell’opera degl’inquisitori vedendosi per lunga esperienza essere continuo, fu pensato definitivamente ad ordinai’li in forma di stabile tribunale con norme e regole fisse, e nel Consiglio de’ Dieci fu proposta e approvata la seguente Parte : 1539 20 settembre Consigli» X. « Per molte provisioni che siano sta fatte per questo Consiglio non si ha potuto ancora far tanto che le più importanti materie trattate nelli Consigli nostri secreti, non siano intese et pubblicate, come da ogni banda se ne ha certa notitia, cosa veramente indegna et de quella grave giattura et danno al stato nostro che esplicar si possi maggiore e più perniciosa, onde non è da lasciar intentato ri-