115 111 mi e.t Ecc mi sig.*•* Inquisii ili Slato. Alle gratie pretiose singolarissime, che la regia publica munificenza s’ è degnata con larga mano impartire a nife Angelo Nicolosi seg.io e serv.e hum.° dell’ EE. VV. nel corso di ventitré anni continui, che ho 1’ honore di prestar il mio fed.mo servitio nell’ ordine della Canc.a Ducale, hanno voluto gli Ecc—mi Precessori loro (9e ben di poche sole settimane entrato al servitio dell’ Eccm-o Cons.0) aggiungersene altra segnalatissima, che vale a decorar tutti i giorni del mio vivere, facendomi degno di servire a questo Supremo terribile Tribunale, ancorché la poca età e l’inesperienza mia, ma molto più il merito, la canitie, e 1’ habilita consumata dei sig.1'* miei colleghi m’ impedissero lo sperare non che 1’ ottenere spontaneo honore così qualificato e cospicuo. Sopi-afatto io da contrassegno di stima e beneficenza sì grande ho convenuto piangere in me la mancanza di tutti quei requisiti di sufficienza, che si rendono necessari per esercitar un tanto ministerio, et ho dovuto procurare con tutto lo spirito che una fedele puntualità et una diligenza assidua compensino i difetti di quella habilita che non ho. Ammesso perciò a maneggiare con candore puro, e con fede incorrotta le giqje inestimabili de’ pubblici arcani più reconditi che si conservano in questo Sacrario Augustissimo, che sem-glia per la conservatione della pubblica libertà o delle prerogative insigni di questa patria, mi sono applicato con tutto il fervore a metter in regola le scritture che erano tenute non senza confusione e con non tutto il buon ordine, ed havendo osservato non esservi che pochi e deboli lumi della glande e temuta autorità di questo Tribunale gravissimo, celebrato ed ammirato da tutto il mondo, piu che in altro modo con Inumile ossequioso silentio, ho sudato per due anni intieri, e m’ è anche riuscito di ritrovare con diligente esatta ricerca nei libri infiniti e nelle filze più secrete tutte le deliberationi che stabiliscono la sua summaria, grande indipendente autorità, e raccolte tutte insieme con non poca fatica in un libro che preso ho ardire d’ intitolare Capitulare degli Eco.*«* SiG.ri Inq.vì di Stato, le presento humilmente all’ EE. V. V. perchè possano servire di lume anche a tutti gli Eccm-i successori