GRECI E ROMANI
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Roma non potè disperdere il terribile flagello, perchè occupata nella prima guerra punica. Ma quando essa venne a pace con Cartagine e si ebbe il possesso della Sicilia, allora decise di farla finita con i corsari deH’Adriatico, tanto più che le popolazioni marittime ed isolane di quel mare e del vicino Ionio invocavano le armi latine.
  Il covo dei pirati era la costa epirotica ; ma essi, per giungere a tanta audacia da paralizzare il traffico, dovevano avere chi li proteggeva. Era infatti Teute, regina dell'illirico, che li favoriva; e fu lei che ai legati, inviatile espressamente dal Senato per chiedere riparazione alle violenze di quei ladroni, rispose dapprima giustificando la pirateria, indi facendo uccidere uno dei legati stessi.
  Contro la temeraria regina fu inviata nel 229 a. C. una flotta di 200 navi con un adeguato esercito. Era questa la prima grande armata romana che appariva nell'Adriatico. Ea sua presenza fu di tanto terrore che Demetrio di Faro (*), cui Teute aveva conferito il governo di Corcira (Corfù) (2), cedette subito l’isola ai due consoli Gneo Fulvio e Postumio Albino, i quali liberarono poi anche i porti d’Epidamno e d’Apollonia, l’isola d’Issa (Fissa) ed occuparono Scodra (Scutari d’Albania), dove la regina s’affrettò a chieder pace. Ee
  I1) Pharus una delle isole dalmatine, oggi Eesina.
 (2)	Così secondo alcuni storici; secondo altri Corcyra nigra, oggi Curzola.