i/ADRIATICO dizioni ed abitudini diverse, pure, grazie all’energia di quello spirito unificatore, che era stato Roberto Guiscardo, ben presto avrebbe potuto rivaleggiare con vantaggio coi più potenti nemici» ('). Be discordie che travagliarono il regno normanno dopo la morte del grande avventuriero l’indebolirono politicamente e militarmente a tutto vantaggio di Venezia, che vedeva dileguare dal basso Adriatico e dall’ionio un pericoloso avversario, a segno che nel noi Venezia compì uno sbarco sulle coste pugliesi unitamente ad alcune milizie di soccorso inviatele dal re d’Ungheria, col quale s’era collegata, e saccheggiò Brindisi, sebbene del perchè di questa spedizione non arriviamo, dalle fonti, a farci un’idea precisa (2). Dopo la I Crociata (durante la quale i guerrieri diretti in Terrasanta passarono anche per l’Adriatico, imbarcandosi o a Venezia o nelle Puglie, per poi arrivare per mare a Costantinopoli o per terra attraverso la penisola balcanica) essendo nel 1105 Boemondo, signore d’Antiochia, venuto a contesa con l’impero greco per il possesso di alcune terre d’Oriente ed avendo due anni dopo, con un naviglio raccolto a Bari, attaccato il porto di Durazzo, fu nuovamente richiesto l’intervento di Venezia. Ed essa infatti, incuneatasi con l’armata fra la Puglia e l’Albania, obbligò Boemondo a levare il (!) Manfroni, op. cit., p. 133. (2) Manfroni, op. cit., p. 153.