DISCORSI DE IL SABBATTINO ECC. 57 primo consiglio, per le cose vedute fino il 1540, laudo et aprovo il caciar delle acque in mare per il porto di Brondolo : ma per quel che è suscitato dal ’40 in qua, dico et affermo esser il meglio caciar le acque dite in mar per un porto novo, che per quello di Brondolo. Capo XLVII. — Como per sicurtà di Chioggia si dovena far il porto novo. Egli è stato delliberato per questo Ill.mo Dominio di voler assicurar la città di Chioggia e ponerla in fortezza delle acque salse, e dove che quella havea un capo in terra quasi corno ferma (perchè il territorio di Chioggia non è separato dalla terra ierma se non per il porto di Brondolo), la voleno divider da esso territorio, facendole .dal capo, là dove la si attaca in terra, un cavamento tal, che essa città si potrà dir esser del tutto in laguna. Questo per me considerato, parmi, apresso di questa fortezza e sicurtà, de agiongerli un’altra molto più maggior sicurtà e fortezza, che è questa, di meter ancora il suo territorio in isola, e dovedar che quelli di terra ferma non possino venir nel territorio di Chioggia, si non per acqua, con uno poco di spesa de più. Non è dubio alcuno che, mandando le acque al porto di Brondolo, che in breve anni la terra ferma si conzonzerà cum il lido di Chioggia e si potrà venir (a spiron batuto) fino apreso la cava, la qual si fa al presente : ma chi manda le acque al porto novo, se le lassa per ostaculo il porto' di Brondolo, che non è poco. Il qual porto mai serà talle, che li possi entrar navilio alcuno armato ; ma se’l si cacia esse fiumare per esso porto di Brondolo, quello si farà di tal largezza e profondità, che dentro se li potrà logar ogni bonissimo fusto. Esser il porto di Brondolo buon porto, esser porto di terra ferma, e non esser la terra ferma lontana da Chioggia più di passa 100 in cerca, non è di molta sicurtà a essa città. Un’altra raggione è, che, essendo il porto di Chioggia bon porto et havendossi esso porto fortificato, corno è stato, per essa fortezza, è meglio che la stia lontana dalla terra ferma, che apresso. Gionta la terra ferma al lido di Chioggia, a piede sotto si puoi venir fino a li bastioni fatti a esso porto, ma se la terra ferma non sarà al porto di Brondolo, altri non li potrano andar che quelli, i qualli smontassero sopra il lido per mare. E però consiglio che per niente non si debbia mandar esse Brente al porto di Brondolo, ma cariarle in mare per uno porto novo, corno più avanti se dirà. Si pone ancora Chioggia in uno altro periglio, che, gionta la terra ferma al porto di Brondolo, nascerà il canedo sottovento di essa città, verso l’ostro ; il che causarà cativo aere, e va a periglio cum il tempo di desabitarsi, e facendo il porto novo la si assecura e dalla guerra e dal cativo aere, perchè tra il porto novo e Chioggia li serà il porto di Brondolo in acqua salsa: e seben il canedo nascerà tra il porto novo e quel di Brondolo, non però potrà mai passar esso porto di Brondolo per dannegiar essa città cum il cativo aere. Capo XLVIII. — Che li lavori fatti de il Bachion novo e de il canal de il Torro restarano ben fatti facendo il porto novo. Vollendossi adunque caciar questi inimici de questa alma città di Venetia nel mare per uno porto novo, dico che la spesa fatta di far il Bachion novo, e quella fatta per slargar il canal de il Torro, e quella che si farà per condur l’alveo della Brenta nova nel Toro, tutta è benissimo fatta e si farà bene: ma gionti con il slargamento nel canal del Torro, fino là dove se è compiuto di slargar, over fino alla motta, la qual era in capo de l’arzeron, dentro di esso canal pertege 500 in cerca, non descender più verso