231 pei 1 ultima volta da tutta la sua famiglia, fece leggere dal presidente del Consiglio di Fiandra un atto di rinunzia che trasferiva m suo figlio Filippo la sovranità della Borgogna e dei Paesi Bassi. L’imperatore levatosi poi e appoggiandosi al principe d’Oranges, a quello stesso che un dì di verni ovea il più formidabile nemico del suo successore, lesse un discorso che avea scritto a sollievo della sua memoria nel quale ricapitolando tutte le sue azioni dall’ età di diciassette anni, finiva col dichiarare che le sue forze fiacca e alle infermità e dai travagli del corpo e dell’ animo, non piu bastando a sopportare il peso d’un grande impero, avea risoluto pel bene de’ suoi sudditi, di sostituire ad citat 6Cfi 10 f\i V1Cin0 al sePoIcro, un giovane vigoroso eser-itato fino dalla prima età a governare i popoli, mentre ^ i sottraendosi alle cure del secolo avrebbe consacrato U ° aUC01 " 1 rimaneva di vita a servir Dio e a prepararsi alla morte. Domandò perdono a’suoi sudditi delle tntt? V eg l,?1TOn del SU0 g°vei'no, eccitò suo figlio e tutta 1 assemblea a difendere costantemente la Chiesa e la s>0n6 cafcfcollca> abbracciò Filippo, e posandogli la mano sui capo lo proc amo conte di Fiandra e sovrano dei Paesi tissil n S6gn° dGlIa Cr°ce nel 1101116 della San" i ruu a ( ). Egli era profondamente commosso e ascio cadere alcune lagrime che furono accompagnate da • 1 Uttl g 1 astanti- ^oscia il 16 gennaio susseguente vpm* ' r dU6ll° SteSS° pa]azzo di Brusselles, fatti a sè j 10 n i i glandi di Spagna, compì la rinunzia col cele anche la Spagna e le Indie ; fedele a quella idea di m.ta che avea dominato tutta la sua vita, avrebbe voluto . a FlilPP° anclle l’impero. Ma il fratello, re de’ Romani, non acconsentì a vermi patto, e le due corone di Spagna (B Henry Martin, Histoire de Frane e, t. IX.